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Il miglior duetto di tutti i tempi, secondo Billboard

Il miglior duetto di tutti i tempi, secondo Billboard
Esattamente quaranta anni fa veniva pubblicata "Endless Love" di Lionel Richie e Diana Ross

Per la rivista statunitense Billboard è "il miglior duetto di tutti i tempi", davanti a classici come "Say Say Say" di Michael Jackson e Paul McCartney, "The boy is Mine" di Brandy & Monica e "Don't Go Breaking My Heart" di Elton John & Kiki Dee.



Compie quaranta anni "Endless Love" di Lionel Richie e Diana Ross, una delle "ballad" di maggior successo della storia, che arrivava nei negozi il 1 agosto del 1981.

All'epoca Richie ha 32 anni ed è ancora un membro dei Commodores, band nella quale, dopo essere stato reclutato come sassofonista è diventato il cantante e l'autore principale. Diana Ross di anni ne ha 37 ed è all'apice della sua carriera, iniziata alla fine degli anni '50 con le Supremes.

Entrambi sono artisti della Motown anche se la Ross sta per passare alla RCA con un contratto faraonico di venti milioni di dollari.


All'inizio del 1981 Franco Zeffirelli è al lavoro sul film 'Amore senza fine (Endless Love)' basato sul romanzo di Scott Spencer e chiede a Lionel Richie di comporre il tema strumentale della colonna sonora, sullo stile della celebre "Love Story" di Henry Mancini. Richie gli propone una melodia che aveva composto per i Commodores e che la band non aveva mai pubblicato, ma il regista toscano dopo averla ascoltata chiede al cantante di aggiungere anche il testo e gli suggerisce di realizzare un duetto con Diana Ross. Non sarà però facile riuscire a trovare un giorno libero nell'agenda delle due star e alla fine la canzone verrà registrata in uno studio di Reno in Nevada, in un'unica session alla quale prendono parte tra gli altri anche Nathan East al basso e Paul Jackson Jr. alla chitarra. La Ross ha appena concluso un concerto e Richie è volato apposta da Los Angeles per incontrarla, ma in tre ore, all'alba dell'8 maggio del 1981 la canzone è pronta.


Il brano raggiunge la prima posizione della classifica di Billboard il 15 agosto del 1981 e rimane in vetta per nove settimane, un record per un singolo della Motown che verrà battuto solo dai Boyz II Men nel 1992.


Negli USA il brano conquistò anche la vetta dalla classifiche Adult Contemporary e Hot Black di Billboard vendendo oltre due milioni di copie e diventando il secondo singolo più venduto dell'anno dietro a "Bette Davis Eyes" di Kim Carnes. Le vendite andarono bene anche in Canada e Australia (numero 1 in classifica) mentre in UK il singolo non andò oltre la settima posizione. "Endless Love" ha anche rappresentato una sorta di passaggio di consegne nella storia della musica black; per Diana Ross è stata la sesta e ultima "numero uno" della sua carriera solista nelle classifica USA, mentre per Richie è stata la prima "number one" dopo l'abbandono dei Commodores.

Il film "Endless Love" invece, con Brooke Shields protagonista principale, non otterrà un particolare successo al box office ma oggi viene ricordato come la pellicola di debutto nella carriera di Tom Cruise, all'epoca diciannovenne. Oltre al successo in classifica, il tema della colonna sonora ha anche ottenuto la nomination sia agli Oscar che ai Golden Globe come "Best Original Song" e ha conquistato il Marquee Award. Niente male per un brano che la giornalista Carol Clerk definì all'epoca sulle pagine del Melody Maker "una canzone superficiale, sentimentale e inutilmente romantica, adatta per una coppia al bar davanti un caffè e in vena di smancerie".



Lionel Richie e Diana Ross eseguiranno il brano dal vivo insieme una sola volta, il 29 marzo del 1982 in occasione della cerimonia per la consegna degli Oscar. Ma entrambi non rinunceranno a proporla nei loro concerti, duettando con i loro coristi.


Nel 1994 la canzone verrà riproposta da Luther Vandross e da Mariah Carey, con un arrangiamento molto simile all'originale ma con la "velvet voice" del compianto cantante newyorkese in gran spolvero.



Nel 2011 il brano ritorna in classifica negli USA nella versione "country pop" cantata da Lionel Richie e da Shania Twain.


Tra le cover da ricordare c'è anche quella cantata da Tom Jones e Dionne Warwick nel 1997.