MUSICA




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Sanremo, c'è Gigi D'Alessio nelle mire di Gianni Morandi

di Federico Vacalebre


Vanessa Hassler voleva troppo e Viale Mazzini ha stretto i cordoni della borsa (9 milioni di euro l’investimento totale), così, al fianco dell’inglese Tamara Ecclestone (e di Rocco Papaleo), Gianni Morandi avrà all’Ariston la bellezza ceca di Ivana Mrazowa, con una mano dagli amici del suo primo Sanremo da conduttore: il 14 febbraio 2012, San Valentino, ma anche prima serata del suo secondo Festival della canzone italiana, ha convocato anche le due bellezze della scorsa edizione, Belèn Rodriguez ed Elisabetta Canalis, mentre in un’altra puntata rivedremo anche Luca e Paolo.
Con Adriano Celentano nel ruolo di ciclone pronto a irrompere in ogni momento, e con Checco Zalone propenso a rispondere più no che sì all’invito del direttore artistico Gianmarco Mazzi, il fronte degli showman comici potrebbe essere completato da Alessandro Siani, ormai benvenuto al Nord come al Sud, e dai Soliti Idioti, Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, perfetti per cercare di conquistare il pubblico più giovanile.

Ad aggiungere un po’ di glamour dovremmo vedere sul palco anche la campionessa (d’Olimpiadi e di gossip) Federica Pellegrini.

Fatta la squadra, si lavora alacremente proprio al fronte delle canzoni. L’effetto Vecchioni ha convinto Eugenio Finardi, che tornerà con «E tu lo chiami dio», brano scritto con Roberta Di Lorenzo contro ogni guerra di religione, e un ospite come Brian Ferry per la serata dei duetti, in programma una canzone napoletana in versione presleyana, «It’s now or never» o «Surrender». E, sul fronte cantautorale, Morandi, dopo aver incassato un rifiuto secco quanto cortese da Edoardo Bennato, spera in Lucio Dalla e Zucchero.

Il primo sponsorizza l’amico di Maria De Filippi Pierluigi Carone, che uscito dal talent non è riuscito a combinare granché, e l’ex ragazzo di Monghidoro gli ha chiesto di fargli da padrino, bissando l’espediente usato l’anno scorso con Battiato e Luca Madonia. Il secondo, invece, vorrebbe accompagnare la figlia Irene, ma la trattativa è ancora aperta. Come quella con Samuele Bersani, altro possibile contributo cantautorale di spicco, come quelle, più difficili, con Nek e Raf.

Quasi certa, invece, la presenza di un ex vincitore come Francesco Renga, che subito dopo la kermesse pubblicherà un best of con l’inedito sanremese, della seconda classificata dell’ultima edizione Emma (ma senza i Modà), di Noemi (con un pezzo di Fabrizio Moro). Propenso per il ritorno anche Marco Mengoni, spera di essere del mucchio selvaggio, sempre per restare in tema dei reduci dei talent show, Annalisa Scarone. Colpi grossi potrebbero essere la rivelazione del 2010 Nina Zilli, l’inedito supertrio Al Bano-Cutugno-Tozzi, ma soprattutto Gigi D’Alessio: il corteggiamento del divo napoletano da parte di Morandi e di Mazzi, ma anche del superagente Lucio Presta (il cui ruolo non va mai dimenticato), è iniziato l’anno scorso e sembra ormai aver prodotto il suo risultato.

Gigi ha un disco nuovo in uscita in primavera e concentrare in una settimana la promozione potrebbe fargli comodo. In più «ha la canzone giusta», dicono i soliti bene informati, e da tempo ha un conto aperto con Sanremo, che gli è servito per consacrare la sua ascesa nazionalpopolare dopo i fasti neomelodici, ma da cui non ha mai portato a casa piazzamenti importanti. Potrebbe essere la volta buona, anche se partire per favorito annunciato non ha mai aiutato nessuno.

Tra gli outsider potrebbero spuntare Simona Molinari, in splendida forma e spinta dal successo electroswing di un album come «Tua», ma anche i Marlene Kuntz, rockband dura e pura a cui verrebbe chiesto di compromettersi con la gara restando se stessa, come riuscito in passato soltanto a Subsonica e Afterhours, magari pensando più ai primi, che utilizzarono il Festival per fare il grande salto verso la popolarità, che ai secondi, che non se ne giovarono granchè, anche se qualcuno ipotizza che il loro leader, Manuel Agnelli, potrebbe fare il bis quest’anno in coppia con Pacifico.

Mentre su Facebook impazza la sfida tra i giovani (occhio, anzi orecchio, al napoletano Giovanni Block), tra gli aspiranti a un posto da big ci sono anche Paola Turci, Syria, L'Aura, Dolcenera, Paola e Chiara, Mariella Nava, il pupillo di Fabri Fibra Entics, Fiordaliso, Fausto Leali, i Matia Bazar (con Silvia Mezzanotte, rientrata nel gruppo). Troppa carne a cuocere: per far posto ai soliti noti anche quest’anno si finirà per allargare le maglie portando i partecipanti da 14 a 16. Perché Sanremo è Sanremo, soprattutto in tempo di crisi.

http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=174761&sez=SPETTACOLO