MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Buon Anno Nuovo

Paolo ti è giunta voce che sia Mina che Luciano Pavarotti non sapevano leggere la musica (intendo quella scritti sugli spartiti musicali ovviamente)??
Una volta ho letto una cosda del genere anche se ovviamente non mi permetto di credere a tutto quello che viene scritto sugli organi di stampa. Però ti invito a guardare attentamente questo video: non sembra che proprio solo Mina a differenza degli altri tre non abbia in mano uno spartito musicale ma solo un foglio bianco? Se così veramente fosse bisogna convenire sul fatto che almeno a Mina non facesse difetto l'"orecchio musicale".
Buon Anno a tutti.
mario
http://www.youtube.com/watch?v=ryAzrHHYeFk

Re: Buon Anno Nuovo

L'ho letto anch’io. Di Pavarotti mi sembra ci sia una dichiarazione in tal senso al Corriere del 1997 e Mina l’ha ricordato questo stesso anno in una risposta ad una lettera su Vanity Fair.
C' è chi ha la musica nel sangue, e Pavarotti e Mina sono tra questi. Questo non vuol dire che saper leggere la musica non conta. Conta, e come, ma per cantare (bene) ci vogliono pure una certa testa ed un' intelligenza musicale non comuni.




P.S. – Hai ragione. Mina ha proprio un foglio bianco fra le mani. Non ci avevo mai fatto caso.



Buon Anno Mario!

Paolo

Re: Buon Anno Nuovo

Al di là di singoli casi, saper leggere la musica è senz'altro indispensabile per suonare in varie situazioni in cui si è interpreti di brani altrui e, soprattutto, in orchestra (sinfonica, leggera, Big Band ecc.).

Ciò è facilmente condivisibile poichè, in caso contrario, sarebbe praticamente impossibile immaginare strumentisti che potessero ricordarsi cosa suonare e quando "entrare" in composizioni di lunga durata.

Del resto, l'esigenza di avere una scrittura musicale precisa, è nata proprio in seguito alla necessità di eseguire brani di più lunga durata che, in assenza di una scrittura musicale, sarebbero stati (ed è accaduto) alterati e/o dimenticati col trascorrere del tempo.

L'utilità di avere una scrittura, consiste quindi soprattutto nella possibilità di trasferire una composizione nel tempo e nello spazio e nel favorire l'adesione degli interpreti alle intenzioni dell'autore.

Come noto, la questione di un codice efficace è stata pressochè risolta intorno al 1500 dopo le precedenti esperienze di scrittura in campo aperto alfabetica, neumatica e la definizione del pentagramma nonchè la quantificazione dei valori di durata delle figure musicali (note e pause) grazie anche ai precedenti tentativi del mensuralismo musicale.

Oggi saper leggere la musica è competenza acquisibile in pochissimo tempo poichè si tratta semplicemente di apprendere un codice e delle regole in essere alla quali, però, come detto, si è pervenuti dopo innumerevoli tentativi nel corso dei secoli.

Nei cori, spesso si rileva analfabetismo musicale e lo stesso fra i cantanti e/o strumentisti, anche se oggi il livello si è molto elevato.

Si canta a orecchio ma non sminuirei questo aspetto poichè, alla fine, ciò che conta è il risultato (anche se nei cori sarebbe meglio saper leggere un po' di musica)

Non mi meraviglierei poi che Mina o Pavarotti avessero scarse conoscenze della notazione musicale.

Loro però sono casi eccezionali.

Certa gente non si sforza ad interpretare o a seguire degli indirizzi.

Essi hanno il dono: non hanno bisogno di bussole perchè sanno istintivamente dove andare e cosa fare.

Buon Anno!
Alberto