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Scala, sarà il 'Don Giovanni' dei record: un milione di spettatori fra cinema e tv

Oltre al maxischermo in in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, la prima raggiungerà
120 sale cinematografiche italiane e 450 nel mondo. E dopo qualche giorno il Giappone



Saranno "sicuramente più di un milione" gli spettatori che vedranno la prima della Scala nel mondo, il prossimo 7 dicembre, grazie alle dirette tv e ai cinema. Lo calcola il sovrintendente Stephane Lissner, che ha presentato i partner della serata inaugurale, ricordando "l'attrazione fuori dal comune rivestita dall'appuntamento di Sant'Ambrogio, anche all'estero, e lo sforzo significativo delle forze da mettere in campo". Per veicolare al meglio il Don Giovanni, la Rai sarà presente con dieci telecamere e 60 microfoni, garantendo oltre tre ore di diretta che verranno trasmesse da Rai5 e Radio3, ma anche da Arte-Zdf in Europa e in Russia da Tv Kultura.
Oltre al maxischermo in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, la prima raggiungerà 120 sale cinematografiche italiane e 450 nel mondo e qualche giorno dopo arriverà anche in Giappone, visto che una troupe asiatica verràa riprenderla a Milano. "Con questi sforzi produttivi abbiamo assecondato la logica del servizio pubblico - ha commentato Gianfranco Comanducci, vice irettore generale della Rai - ed esportiamo il made in Italy attraverso creatività
e cultura". Diffusa e internazionale, la prima sarà anche ecologica: per il secondo anno la serata (ma anche il periodo delle prove) sarà illuminata a energia pulita.

In un anno difficile "l'apporto dei partner ci permette gli elementi di eccezionalità del nostro programma - ha ringraziato Lissner - è grazie al loro sostegno, pari al 60 per cento, oltre che ai finanziamenti pubblici, che anche quest'anno siamo riusciti a chiudere in pareggio, con un patrimonio netto di 35milioni". Lo sforzo della Scala, ha ricordato il sovrintendente, "non si esaurisce però con il 7 dicembre. La prima è una serata simbolo della cultura italiana, ma in una stagione abbiamo 280 alzate di sipario che devono essere tutte allo stesso livello".

Del Don Giovanni, infine, Lissner anticipa poco: "Abbiamo offerto al direttore Daniel Barenboim e al regista Robert Carsen un cast fra i migliori possibili, con cantanti importantissimi. So che Carsen è molto intelligente e penso vedremo un Don Giovanni un po' diverso dalle aspettative che ci permetterà di riflettere sulla sua storia, sulla morale e sul comportamento - ha raccontato - In questi giorni in teatro si respira un clima impegnativo perchè lo spettacolo è tecnicamente complicato. C'è un pò di ritardo sulle luci, in alcuni momenti del primo atto, ma per il 4 dicembre, con l'anteprima giovani, saremo pronti".


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