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Fare l'ottico ad Aviano del Friuli e firmare ''Doctor Robert', uno dei brani inclusi nella versione deluxe del nuovo album di Mina, 'Piccolino', da domani nei negozi. E' la storia di Stefano Gislon, 49 anni, titolare di un negozio di Fotottica vicino a Pordenone, che all'ANSA racconta con aplomb nordico un'esperienza eccezionale: ''Il dottor Roberto, pace all'anima sua, era un dentista realmente esistito, Oreste Berto. In una canzone dei Beatles c'e' Doctor Robert, da li' il titolo della canzone e' venuto da solo''. Gislon lo definisce un ''brano super-folle: io sono il dentista e Mina e' la mia paziente. Mi sono anche portato in studio il trapano Black&Decker per simulare il vero rumore. Quando abbiamo registrato dava un bel fastidio, mancava solo l'odorino del dentista...''. Ottico con un passato da cantautore, ha mandato il pezzo a Mina ''un miliardo di anni fa, 18 anni fa, quando facevo questo lavoro. Era un'audiocassetta, probabilmente finita in qualche luogo recondito di casa sua. Dopo 18 anni, appunto, mi ha chiamato prima la Siae, per dirmi che i numeri sulla cassetta erano sbagliati e di chiamare Mina. Pensai a uno scherzo, mi ero dimenticato completamente di quel brano. Prima di chiamarla mi ha telefonato Massimiliano Pani, e da li' abbiamo cominciato a prendere accordi. L'incredibile e' che Mina ha detto che a lei non veniva bene come a me e mi ha chiamato per fare la parte principale. Per cui io faccio un recitato ritmico, lei il coro''. Raccontando la sua emozione, dice: ''Io sono friulano, bello freddo, tengo bene botta''. E con orgoglio aggiunge: ''Sono andato benissimo, al primo colpo come lei: ho fatto la mia porca figura. E' stato un bel pomeriggio, loro sono stati intelligenti da andare prima a pranzo insieme. Abbiamo trovato argomenti in comune e poi e' stato facile''. Anche se ammette: ''ho fatto fatica a dormire la sera prima ma arrivato li' ero tosto''. Inutile chiedergli come e' Mina dal vivo. ''Loro sono molto riservati e io ho rispettato molto la loro riservatezza. Tra l'altro non li ho cercati fino a quando non hanno trovato me''. Da giovane scriveva canzoni? ''Si', ne ho fatte a pacchi, tanti brani dance, a fortune molto alterne. Roba brutta e bella. Ma una fortuna cosi' non l'avevo mai avuta. Se fosse successo ai tempi in cui facevo solo questo, sarebbe stata una svolta. Adesso - conclude ironico - se suono la chitarra non ho neanche piu' da scuotere i capelli''. (ANSA).

di Elisabetta Malvagna