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Il Natale vintage di Michael Bublé - "Per ricreare l'atmosfera di una volta"

L'artista a Roma per presentare il nuovo album, "Christmas", con i canti per le festività. "Volevo ritrovare la magìa vissuta da bambino". Duetti con Shania Twain, Puppini Sisters, Thalia. E domani sera sarà da Fiorello. "Cosa faremo? Io e lui non lo sappiamo mai..."



Il Natale arriva con un mese d'anticipo. Non solo per i panettoni già in vendita in qualche supermercato della capitale ma per il grande abete vestito a festa circondato da pacchetti regalo che campeggia in una sala dell'Hotel Bernini Bristol. Le canzoni della tradizione in sottofondo, la voce è quella di Michael Bublé che incontra la stampa italiana per presentare Christmas, un nuovo album - dopo il successo di Crazy Love, sette milioni di copie e disco di platino in molti Paesi - fortissimamente voluto dall'artista per celebrare una festività alla quale tiene molto e rendere omaggio ai grandi nomi ai quali si ispira tutta la sua carriera, Frank Sinatra, Bing Crosby e dintorni.

Jeans, t-shirt e giacca grigie, il 36enne cantante canadese di origini italiane (nonno Demetrio era di Preganziol, provincia di Treviso, nonna Iolanda di Carrufo in provincia dell'Aquila) mancava nel nostro Paese da un po', almeno per quel che riguarda le sue esibizioni - lo scorso anno alcuni suoi concerti furono annullati - anche se, racconta, ci è venuto in viaggio di nozze dopo il matrimonio, a marzo, con Luisana Lopilato, argentina anche lei di origini italiane, modella e attrice di serie tv, "siamo stati a Milano e Venezia, è stato molto romantico: io, lei e una decina di paparazzi...". Già che c'è, domani farà un salto dal suo amico Fiorello, alla seconda puntata di Il più grande spettacolo dopo il weekend su RaiUno. "Che cosa faremo? Non lo so, io
e lui non sappiamo mai che cosa facciamo quando siamo insieme. Quel che è certo è che mi divertirò moltissimo".

Quindici brani, anticipato in radio dalla ballad Cold December Night (unico inedito del disco, scritto dallo stesso Bublé), Christmas è stato registrato ai Capitol Recording Studios di Hollywood e ai Warehouse Studios di Vancouver, "cinque mesi di lavoro duro per ottenere qual che avevo in mente da tempo, un album tutto dal vivo, senza l'ausilio delle tecnologie digitali, che restituisse quelle atmosfere un po' Motown un po' Sinatra, autentiche, con l'idea di partecipare idealmente, con la mia voce, a una festa speciale com'era per me quand'ero bambino, quando i miei genitori facevano di tutto perché noi ragazzini potessimo vivere quella magia, la stessa che oggi ritrovo durante le feste insieme ai miei nipotini. Per questo spero, e credo, che questo sia il disco che più a lungo mi sopravviverà quando non ci sarò più".

Prodotto da David Foster, Bob Rock e Humberto Gatica, l'album vede la partecipazione straordinaria di Shania Twain in White Christmas, delle Puppini Sisters in Jingle Bells e di Thalia in Feliz Navidad. E poi ci sono Santa Claus is Coming to Town, Santa Baby, Have Yourself a Merry Little Christmas, Ave Maria, Silent Night per citarne solo alcune. "Ogni anno - dice Bublé - escono centinaia di dischi con i canti di Natale perché è quello che i discografici chiedono ai loro artisti pensando che in quel periodo ci sia mercato. Per me non è così, ci tenevo a produrre qualcosa all'altezza dei grandi standard ma senza l'obiettivo di andare subito in testa alle classifiche", come peraltro già accaduto in Gran Bretagna. E la scelta dei nomi con cui duettare è stata dettata più da ragioni personali, "con tutti ho un bellissimo rapporto, con Shania siamo amici da anni, anche con Talia e sua marito, le Puppini le seguo da tre-quattro anni e mi sembravano l'ideale per fare un omaggio alle Andrew Sisters. Avrei voluto anche Adéle, purtroppo stava male e non è stato possibile ed è un peccato perché la trovo straordinaria".

Così come straordinario è il suo rapporto con Fiorello, "non vorrei sembrare arrogante ma mi sento di dire che come lui ci sono solo io, nel senso che abbiamo un percorso molto simile, abbiamo lavorato per anni in ambienti in cui nessuno ci avrebbe dato due lire e questo, probabilmente, ci ha permesso di apprezzare meglio il successo. Si vede dal tipo di carattere - continua Bublé - dal tipo di umorismo. Ce l'abbiamo fatta nonostante tutto, nessuno avrebbe scommesso su di noi. In Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Canada anche io sono presentatore televisivo, comico e cantante. Esattamente come lui". E da artista risponde a chi gli chiede che cosa ha da dire sulla crisi internazionale: "Ma chi sono io per avere qualcosa da dire? A me interessa molto la politica, soprattutto quella americana e ho un'idea precisa ma credo che non sia mio compito parlarne, spetta più ai giornalisti e ai politici. Io faccio un lavoro semplice, spettacoli e canzoni. Posso solo augurarmi di poter regalare un paio d'ore di distrazione, di fuga dai problemi, alle persone che mi seguono".

Alessandra Vitali

www.repubblica.it

Michael Bublé - Christmas - Cold December Night

Michael Bublé - Christmas - Cold December Night