Nel più recente numero dell'edizione USA di "Rolling Stone", Bono aveva ammesso per la prima volta d'essere incerto sul futuro della "storica" band che guida da ben trentacinque anni: il cantante aveva riferito come al resto degli U2 inizi a non piacere il suo costante domandarsi quanto sia opportuno continuare a impersonare i "veterani del rock" nell'attuale panorama discografico. Qualche giorno prima The Edge era stato piuttosto vago sugli eventuali tempi di pubblicazione del nuovo album, per il quale in ogni caso sono già state ammassate parecchie canzoni. E, mentre ora Adam Clayton riferisce al mensile britannico "Q" d'essere elettrizzato per la "nuova direzione" che i brani registrati col produttore RedOne hanno imboccato, arrivano le considerazioni di un "intimo" della band. L'artista Derek "Guggi" Rowan, per tutti solo Guggi, ha riferito al giornalista Mark O'Regan del quotidiano "Irish Independent" che la band sta soppesando le opzioni. "Ho l'impressione che stiano riflettendo, e che stiano pensando seriamente all'ipotesi di sciogliersi", ha detto. Guggi, che faceva parte dei Virgin Prunes con Gavin Friday e oggi è apprezzato artista d'avanguardia, ha comunque specificato di non aver avuto alcuna conferma della sua ipotesi. "Prima sono passato da Eason's (catena irlandese di edicole con cancelleria) e questa storia dello scioglimento era sulla prima pagina di un tabloid. Io però mi sono visto con Bono qualche giorno fa e lui non mi ha detto niente".

Da notare che Bono, sentito con Clayton per lo stesso numero di "Q", ha confermato che esistono nuovi brani. "Certo che abbiamo nuove canzoni", ha detto il cantante. "Abbiamo fatto delle cose fantastiche con RedOne. Scioccanti. Poco fa ho fatto sentire i pezzi a Michael Stipe e mi ha detto: 'Ma come? Non sembrate gli U2'".

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