MUSICA




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Negramaro, 'Casa 69 tour': 'Tornati, più forti di prima'

Non chiedete a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro come stia. "Per scherzo ho fatto affiggere un cartello, nel backstage della struttura dove abbiamo fatto le prove: 'Non chiedete al capo come sta con la voce'. Sennò mi giro e mi tocco...". Anche perché, se lo stop forzato è stato pesante, lo è stato per ragioni che di medico hanno poco: "Chi usa la voce per professione sa che inconvenienti come questi sono né più né meno la routine. Il problema è stato un altro: noi siamo abituati a non bucare nemmeno mezza data, figurati un tour intero...". La squadra, però, tira fuori il carattere nel momento del bisogno: "Fosse stato per me, avrei cercato tutti gli espedienti - medici e non - per tirare avanti senza far slittare le date. Una scelta del genere, però, avrebbe messo in serio pericolo la mia voce, esponendomi al rischio di danni permanenti. E' stato il gruppo a convincermi a prendere il tempo necessario per tornare in forma...". E i Negramaro, che faranno partire il prossimo 4 ottobre da Roma il loro "Casa 69 tour", adesso sono più in forma che mai. "Non è stata solo la nostra coesione - come amici prima che come musicisti - a permetterci di vivere bene e di uscire rafforzati da questa esperienza. E' stato il pubblico ad essere fondamentale, dimostrandoci una vicinanza incredibile, non perdendoci un attimo di vista. Nonostante l''assenza per forze di causa maggiore' dopo la pubblicazione di 'Casa 69' - che comunque sta andando benissimo, avendo già venduto quello che il suo predecessore 'La finestra' aveva venduto in due anni - i nostri fan ci hanno sempre sostenuti. E la dimostrazione più bella è l'attesa che c'è per questo tour. Le richieste per aggiungere date continuano ad arrivare con una frequenza impressionante. Per dire, io non sono un fan dei social network. Li trovo utili, ma non ne faccio una malattia. Se continuo a postare su Twitter è perché questo rapporto - intenso, bellissimo - con i nostri ascoltatori mi porta ad apprezzare particolarmente il valore della condivisione. Non posso non condividere emozioni con chi è così importante, per noi".
Il numeri del "Casa 69 tour" sono importanti, molto importanti: le date già fissate sono venti, con diverse residency in vere e proprie cattedrali - tra le altre, il Forum di Assago, a Milano, e il Palalottomatica di Roma: "Detestiamo l'idea di fare gli umili a tutti i costi, ma davvero non riusciamo a vedere questa esperienza sotto l'aspetto numerico, o del prestigio. Perché la differenza a farla non è il posto, ma la gente che viene a vederci. A inizio carriera, quando suonavamo nei piccoli locali davanti a una trentina di persone, vedere la platea piena - per quanto minuscola fosse - ci riempiva di gioia e orgoglio. Oggi, come allora, il nostro spirito è rimasto quello. E non è la favola bella del gruppo che 'arriva' ma che non si monta la testa. E' che noi viviamo la musica come la vita: assaportando l'attimo, cogliendo il meglio che c'è da quello che ci capita. Non ci servono traguardi da tagliare, a noi basta solo vivere. Tutto". Ci sono progetti discografici correllati a questa tournée? Un live album? Un DVD? "Forse, perché no? In tutta sincerità, adesso, non ci stiamo proprio pensando. L'unica cosa sulla quale siamo concentrati sono i concerti...". Sangiorgi ha confermato di aver scritto brani per Mina e Celentano, che appariranno sui rispettivi prossimi dischi dei due artisti: per la Tigre di Cremona il songwriter salentino ha prestato la propria penna per "Brucio di te" e "Così sia", mentre per il Molleggiato - la cui nuova fatica in studio è attesa per il prossimo mese di novembre - il cantante, con il suo gruppo, ha scritto ed eseguito un al brano. Sempre per Celentano Sangiorgi ha composto una canzone insieme a Jovanotti e Franco Battiato.

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