MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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Dopo Vasco e REM, pure Fossati (ma gli addii 2011 sono ambigui)

"Decadancing", però, è un bell'album...




Scrivo con una mano sola ma ne vale la pena. Come tanti, ho visto stasera in tv da Fazio, Ivano Fossati far annunciare dal gentile intrattenitore la propria decisione di non incidere più dischi.
Andrà in tour, dal 9 novembre a Milano fino a fine febbraio.
Ha spiegato che non sarebbe sicuro, nel giro di 3-4 anni, di poter incidere un altro disco al meglio. Ne ha appena compiuti 60.
Fossati era da Fazio per annunciare l'uscita, il 4, di "Decadancing", ultimo album dunque in 40 anni di carriera. Vi assicuro che è un buon album, molto malinconico e profondo, molto fossatiano. Le rose che non colsi, un po'...
Però, che panico nella musica popolare. Potrebbe accadere ai politici, sarebbe meglio, no?
Sembra che la resistenza, l'energia, il futuro, vengano meno. Arriva la boa dei 60, s'incrocia con un senso di inanità sul proprio ruolo, sulle forze vitali, sulle prospettive generali. Sembra che non valga più la pena far niente. Sono segnali di una società e di individui che non trovano più ragioni.
Però non si sa mai. E allora questi addii che stanno riempiendo il 2011 si rivelano annunci settoriali, incompleti, ambigui.
Vasco non farà più la rockstar e gli stadi. Ma dischi sì, ed eventi pure.
Dei REM sta per riversarsi su di noi l'intera discografia, e poi ognuno farà cose per conto proprio, fino all'inevitabile reunion.
Fossati non farà più dischi ma non ha detto che non farà più tour, tanto che lo vedremo dal vivo fino a febbraio del 2012.
Morale. Da questi annunci si esce sempre più confusi, incerti, perplessi.

Marinella Venegoni
www.lastampa.it