MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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Album dell'estate che se ne va (da Caro Emerald ai Fleet Foxes)

Album dell'estate che se ne va, scoperti con divertimento o colpevolmente non portati alla luce solo perché non abbastanza stupidi.
L'olandesina sexy e pacioccona Caroline Esmeralda van der Leeuv, in arte CARO EMERALD, già insegnante di canto all'X-Factor di Amsterdam e ormai giustamente star in proprio, è stata fra i più ascoltati grazie al pieno di elegante allegria offerto da «Deleted Scenes From the Cutting Room Floor», che ha avuto una riedizione italiana con l'inserimento di «Riviera Life», dove spunta l'ottimo Giuliano Palma. L'atmosfera guarda ai film e alle colonne sonore degli Anni Quaranta e Cinquanta, con una frizzante, moderna rielaborazione di jazz, swing, mambo e furbizia elettronica.

Non ha avuto la stessa buona sorte, nel nostro Paese distratto, «Terra mia» di GENNARO COSMO PARLATO, ottimo interprete e autore pure di una perla come «Magnificat», inno dolente e virtuoso in napoletano, lingua d'origine dell'artista. Il resto dell'album è un'originale rilettura di classici appunto della sua terra, strappati alle ragnatele con contemporaneità ribalda. A parte il dimenticabile duetto con Giusi Ferreri («Tu si na cosa grande»), sono rimarchevoli «Canzone appassionata» con Francesco Bianconi dei Baustelle, «Lacreme Napulitane» con Angela Luce (la più tradizionale), mentre «A' sonnambula» diventa un racconto caldo e complice. Adottato da John Turturro, Gennaro si lancerà ora nel progetto «Passione», in tour negli States.

Ci sono anche i RIO, gruppo dove spicca il tandem Fabio Mora voce/Marco Ligabue chitarra. Con i suoi 3 compagni Marco, fratello minore della star Luciano, evita il modello parentale, e l'ultimo album «Mediterraneo» è un compendio di hard-pop con qualche spruzzata reggae. Canzoni fresche e cantabili scandagliano per lo più temi amorosi; problematica l'avventura impegnata di «150».

Mentre qui si "reggaeggia" nell'estate che sfuma, negli States sta assumendo proporzioni vaste il movimento neo-folk, foriero di svolte nella società e nel costume. Giova allora almeno ricordare i precursori indie FLEET FOXES da Seattle, al loro (difficile) secondo album con «Helplesness Blues»: un gradevole (più elaborato, meno gioioso) passo avanti rispetto al sorprendente debutto con il loro nome. Melodie suadenti, complicati impasti vocali, clavicembali, mandolini, campane tibetane. Cose delle quali a lungo non faremo a meno.



Marinella Venegoni

www.lastampa.it

Caro Emerald (feat. Giuliano Palma) - (Vivere) Riviera Life

Caro Emerald (feat. Giuliano Palma) - (Vivere) Riviera Life