MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Beveva mojito e guardava nel vuoto (Compie 53 anni oggi, la Ciccone, come la chiamò Domenico Dolce)

Compie 53 anni oggi, la Ciccone, come la chiamò Domenico Dolce quando lo incontrai la prima volta, e da allora – soprattutto alla radio – la chiamo sempre così. La “Ciccone” sa subito di professoressa, e se ci pensate sarebbe una professoressa severissima. Me la immagino di matematica, chissà perché, che interroga a sorpresa, non ride mai, dà 8 come voto massimo e al più bravo della classe dice: “potevi fare di più”. E poi ti umilia se non sei preparato e guai se hai dimenticato a casa il manuale! Mamma che ansia. E poi me la vedo che cammina sempre sui tacchetti.
Un’amica che l’ha intervistata per il tg me l’ha descritta come davvero glaciale, soprattutto quando si accende la spia della telecamera. E’ molto più tranquilla quando la telecamera è spenta, ma lì non conta. Quando la vidi, in quella festa che vi ho raccontato in ogni occasione, ricordo che non guardò in faccia nessuno. Intendo letteralmente. Il suo sguardo incontrava potenzialmente gli occhi di tutti (nel senso che la gente guardava SOLO lei), ma lei incrociava poco e male solo i pochi interlocutori con cui se la sentiva di relazionarsi: le assistenti, il fidanzato Jesus, qualche ballerino che si credeva il re del mondo ma poi era uno zerbino davanti al suo cospetto, i due stilisti che l’avevano festeggiata.
E poi m’impressionò vederla bere (più di un) mojito, lei che m’immaginavo solo con centrifuga di carote mela e sedano. Beveva mojito e guardava nel vuoto, e quella immagine mi emozionò. Povera Madonna, pensai: tutti la guardano e lei non se la sente di guardare nessuno, perché quegli occhi sono pronti a sbranarla in cerca di assenso, complicità o gioia di condividere un talento. Ma lei niente: ostinata e sola.
Forse è l’unico modo per stare in vetta al Pop per tutti questi anni: essere soli. E se noi, piccoli fans, ci ostiniamo a cercare umanità in personaggi che hanno avuto soprattutto il merito di farci cantare e divertire, è solo perché non esiste il divertimento senza la condivisione: per questo è inevitabile sognare di dire due parole a lei, a Jovanotti, a Bono, ognuno ha i suoi.
Ovviamente, quanto più l’artista è distante e irraggiungibile, tanto più aumenta il desiderio di toccarlo e di parlarci insieme. Ma “Non toccare” c’è scritto davanti ai capolavori, e la Ciccone è un capolavoro. Certo non un capolavoro classico, come possono essere Aretha Franklin o Billie Holiday, ma un capolavoro come possono essere stati il genio di Andy Warhol o Keith Haring, di cui peraltro era amica, perché hanno saputo farci vedere la realtà con gli occhiali da sole. E i tramonti, visto l’inquinamento galoppante, oggi si possono apprezzare solo con gli occhiali da sole (avete notato?).
E sono felice che sia arrivata Lady Gaga, a farle qualche sgambetto, a urtarla, a provocarla. E Madonna a pubblicare il video di Express Yourself lo stesso giorno di uscita di “Born this way” per dire a tutti: “Ehi, non ascoltatela! Mi copia! Mi copia! L’avevo già cantato io quel motivetto. Io! Io!”Sono felice che gli anni che passano rendono insicure anche le celebrità.
Cara Madonna, per quanto mi riguarda, non devi dimostrare più niente. Mi spiace solo che tu non possa guardarti in giro quando vai a una festa.
E’ molto divertente, credimi, sapere che al mondo esistono anche gli altri.



Luca Bianchini

vanityfair.it

Madonna - Express Yourself Official Music Video HD

Madonna - Express Yourself Official Music Video HD