MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Ciao Amy

Ieri è stato un giorno tristissimo.
Da quando ho saputo la tragica notizia sono stato assalito da un forte senso di disagio misto all'incredulità e alla speranza di un'improbabile rettifica alla notizia della sua morte. Rettifica che più passavano le ore più sbiadiva lasciando spazio ad un vuoto pesante, dentro: Amy Winehouse se n'è andata davvero e per sempre, nel modo violento da qualcuno più volte tristemente ipotizzato in questi anni.
Qualcosa di maledetto se l'è portata via e a noi rimarrà per sempre il suo grande talento.

Amy mi conquistò subito, da quando ascoltai per la prima volta -sul finire di quell'ottobre 2006- la sua 'Rehab' e cercai di sapere tutto su di lei trovando poco e nulla (da noi) e qualcosa di più nei siti specializzati inglesi: dalle nostre parti, infatti, iniziò ad essere popolare nel 2007 inoltrato, dopo l'uscita del suo splendido gioiello "Back To Black" che -tardivamente- trionfò poi nelle nostre classifiche addirittura nell'anno ancora successivo, il 2008. Ma lei nel 2003 aveva già pubblicato il suo primo album “Frank” che in Uk aveva già smosso curiosità, ammirazione e critiche (positive) e, come sempre accade quando si scopre un nuovo Artista, si va a ritroso nel tempo assetati di conoscerne di più.

Poi l'attesa di nuove canzoni, di un seguito a quel disco così perfetto e magico e di una nuova occasione per riascoltarla da un palco, splendida e carismatica così come avevo avuto la fortuna di vederla quel 26 ottobre 2007 a Milano, assieme all'amico Fegiz.

Da ieri, però, so che non ci sarà mai più un'altra occasione: tutti i sogni sono stati spazzati via d'improvviso dalla forza e dalla violenza di una crudele quanto orribile maledizione annunciata, come lei stessa cantava in una sua canzone: "I told you I was trouble, yeah, you know that I'm no good"

A lei ora il suo ultimo viaggio, a noi per sempre la sua splendida Voce.
Gab.

"Back To Black", il nuovo gioiello di Amy Winehouse

Dal FegizFiles dell'8 gennaio 2007

"Back To Black", il nuovo gioiello di Amy Winehouse

Il quotidiano inglese ‘Daily Star’ lo ha collocato fra i cinque migliori album britannici del 2006: è “Back to black”, la seconda, sorprendente prova di Amy Winehouse.
Nata ventidue anni fa a Camden Town nel nord di Londra, fin da ragazzina è attratta dalla musica che ascoltano i genitori -fra cui James Taylor, Carole King-. La nonna le fa conoscere e amare Frank Sinatra e con esso anche Ella Fitzgerald, Dina Washington e Billie Holiday.
A soli 19 anni pubblica il suo primo album intitolato "Frank" -forse in omaggio proprio alla nonna-, un disco che si sviluppa e corre attraverso vari generi dall’hip-hop all’r & b, dall’urban beats al jazz.
Con “Frank” ottiene nel 2004 un buon successo di pubblico e di critica, due importanti nomination ai Brits Awards e il prestigioso premio Ivor Novello per la “miglior canzone contemporanea”, ‘Stronger Than Me’.

Anche in questo secondo disco, il punto di forza è senza dubbio la bellissima voce di Amy, calda e sensuale quanto quella di una matura e navigata interprete, una voce quasi senza tempo in un corpo e in un’immagine assolutamente attuali magistralmente usata su testi urban contemporanei di forte impatto emotivo.
Il primo estratto è stato il singolo ‘Rehab’, un bel miscuglio di nu-jazz e nu-soul, che ha avuto ottime performance nelle charts inglesi durante lo scorso novembre.
“Back to black” è comunque un disco da ascoltare dalla prima all’ultima nota: Amy spazia -con padronanza da grande singer- dal jazz al soul e spiazza, oltre ché per la bellezza della voce, per l’intensità dell’interpretazione. Ascoltando pezzi come ‘You know I’m no good’ o come ‘Me and Mr. Jones’ o ancora come la bellissima title track ‘Back to black’ si viene subito catturati da forti richiami vintage e ci si ritrova magicamente catapultati in fumosi e semi-oscuri clubs ricchi d’atmosfera e di talento. Ed i riferimenti vocali vanno subito a quei nomi eccellenti che sono state le icone da cui è stata catturata fin dall’adolescenza e cioè Ella, Sarah, Dina, Billie ed è è facile riconoscerle anche doti alla Erika Badu o alla Alicia Keys, per restare ad un più vicino recente.
Se ancora non la trovate nei negozi italiani andate ,come ho fatto io, sui siti preposti e scaricate l’album o fatevelo spedire: in tre giorni vi arriva e non ve ne pentirete.
Gab.


http://forum.corriere.it/fegiz_files/08-01-2007/back_to_black_il_nuovo_gioiello_di_amy_winehouse-732530.html