Da metà ottobre il giovedì, presenta il semisconosciuto Cattelan

Sono cominciate le prime audizioni per la quinta edizione di X-Factor Italia, che è anche la prima sotto il cielo di Sky: novità, è che gli aspiranti non fanno più i pirla davanti a una telecamera senza musica, ma gli mettono un accompagnamento. Prima di leggerlo sull'Ansa, ho saputo comunque dell'evento dalla vox populi, perché almeno 3 persone che ho incontrato (ristoratore compreso) più altri telefonanti, mi hanno detto di aver la nipote o il cugino o un amico impegnato nel duro cimento.
Oggi è stato annunciato che il conduttore del talent-show, in onda per 12 puntate dalla terza settimana di ottobre ogni giovedì, sarà Alessandro Cattelan, ex VJ di All Music e MTV, passato per "Quelli che il calcio" in ruoli non memorabili: dice, lui, che non sarà strabordante come Facchinetti ma più sul solco dell'edizione originale british del format: "La formula sarà più breve, stringata". Parla come se fosse Bruno Vespa, ma non è che l'Italia lo conosca in tutto il suo splendore dodecafonico, diciamolo dai.
Come ormai anche le pietre sanno, è per averla a X-Factor che Sky ha strappato Simona Ventura alla Rai, per due anni. Lei s'è lasciata strappare: e in giuria con lei ci saranno Morgan (che Dio lo protegga, anche da se stesso) e la new entry Arisa (una scoperta di Massimo Cotto giova ricordarlo, al Lab di Sanremo); dovrebbe fare, Arisa, la sora Cecia di quest'edizione, ma la competition con Ventura per il titolo di Sora Cecia sarà feroce.
Ciò che sto scrivendo non è naturalmente contro le donne. Ma contro l'attitudine eterna della tv di cercare il personaggio glamour, da chiacchiericcio, fra di loro, piuttosto che l'esperta, quella che è dentro i meccanismi anche artistico-musicali.
Per il quarto giudice, sempre Cattelan dice di ambire a qualcuno di "respiro internazionale". Si parla anche di Elio delle Storie Tese, e magari per il programma: meglio mille volte lui, che per esempio un tipo alla Charles Rapino, peraltro già militante nel campionato di Amici di Mediaset (di uno che dice che Geri Halliwell e Valerio Scanu sono meglio dei cantautori italiani , i quali hanno rovinato la nostra musica, vedete un po' voi cosa pensare).
Comunque, il nome del quarto arriverà. Di sicuro, la Maionchi non è. L'ho vista ad Aosta al Premio Mogol (mai andato in onda su Raiuno alla fine, e Mogol dice che mai ci andrà) e mi ha giurato che il suo cuore batte solo per Maria De Filippi. Nel senso del musicbusiness, naturalmente.

Marinella Venegoni
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