C’è un bimbo nato a fine settembre, del quale non vuole nemmeno rivelare il nome («E’ una gioia privata e vorrei rimanesse tale»), per allontanare ricordi troppo dolorosi e ritornare invece semplicemente ad essere Niccolò Fabi, 44 anni, cantautore italiano, alle prese con un nuovo album, «Ecco», in uscita il 9 ottobre.

"Ecco" è una raccolta di interessanti racconti autobiografici in forma musicale, «sull’interno e sull’intorno» come dice lui. In testi spontanei e acuti si dipinge con piglio ironico («Io») oppure parla delle sue esperienze in Africa con i medici italiani («Sedici modi di dire verde») o ancora affronta mille questioni che coinvolgono ogni vita umana.

Ballads, reminiscenze folk e spruzzate di rock costellano le 11 canzoni registrate in Puglia nello studio di Roy Paci, in un’avventura che ha cercato soprattutto la spontaneità. Poiché Fabi si conosce benissimo, ha cercato di anticipare e parare i propri problemi di stile: «Quando si parla di Salento tutte le persone d’Italia sorridono, lì il calore del meridione è coniugato con un’efficienza nordica. Abbiamo deciso di partire in furgone, fra musicisti-amici, come in un sogno adolescenziale. "Ecco" è l’incontro fra la mia parte più riflessiva e una musica più fisica a contrasto. L’eccesso di lucidità nella scrittura, che è una mia caratteristica, potrebbe essere un limite: la mia speranza era che le due cose andassero a completarsi».

Più onesto di un recensore onesto, ha centrato l’obiettivo.

Ora lo attende «un piccolo giro nelle povere 6 Fnac rimaste in Italia, con Pier Cortese e Roberto Angelini».

Si scopre che X-Factor lo aveva chiamato nel 2011 per fare il giudice: «Ma giudicare in pubblico assume una logica televisiva. Anche Fazio mi ha chiamato per Sanremo, se mi viene l’idea del secolo gliela faccio ascoltare». Tour da gennaio.



Marinella Venegoni



www.lastampa.it

Niccolò Fabi – Una buona idea