MUSICA




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Luna di miele sulla luna - di Mina - La Stampa 21.03.2010

Luna di miele sulla luna - di Mina - La Stampa 21.03.2010

Da quando l’ho saputo, cioè ieri pomeriggio, mi sono già abituata all’idea. Al momento mi era venuto proprio da ridere. «AAA cercansi astronauti per gestire Hotel orbitanti». Un albergo orbitante? Non è roba per me che non vado neppure in quelli ben piantati per terra. Ma, ripensandoci, perché no? Troppe ne dobbiamo vedere, ancora. Questa è robetta. In fondo sarebbe un’ottima occasione per guardare la terra da lontano. E chissà se questo favorirebbe la comprensione di tutto ciò che avviene sul nostro pianeta che di comprensibile ha pochissimo. E poi, da non sottovalutare, la luna ci sarebbe più vicina.

Vedrei bene l’organizzazione di viaggi di nozze, lune di miele. Gli sposini, arrampicati lassù a circum-ambulare, sarebbero talmente vicini alla luna che lo stimolo a un incremento delle nascite diventerebbe, come dire, indomabile. Poi, nei periodi di bassa stagione, il signor Bigelow, futuro proprietario di questa catena di alberghi, potrebbe fare dei pacchetti, volo-pernottamento-prima colazione, talmente convenienti da provocare l’incoercibile voglia di «regalare» un viaggio premio a chi ci vorremmo togliere dalle scatole. E qui, l’elenco potrebbe diventare infinito. Per non citare una sequenza di nomi che, peraltro, queste sacre pagine conoscono molto bene e che le riempirebbe completamente, converrà andare per categorie.
Milioni o miliardi, il conto non è mai stato fatto con precisione, di cialtroni, distruttori di speranza, imbroglioni, assassini starebbero bene ammucchiati e scomodi nella sala imbarchi con destinazione «fuori dalle nostre vite». Se lo organizzassero in orbita il loro mondo infernale, con i pedofili tonacati e non, la politica gestita da ciabattoni, demagoghi o golpisti, lo sport annegato nella droga, la scienza governata dalla logica del profitto, le religioni insanguinate dalla presunzione. Un posto per gli astronauti della bellezza deformata ci vuole proprio. Quello spazio abbastanza lontano dal paradiso per non essere una bestemmia, ma anche abbastanza distante da chi su questa terra si è stufato dei mostri. Ci dispiaceremo per qualche rimasuglio da inevitabile overbooking, ma non dispereremo nei charter di supporto.

Visto il disagio che questo esodo di massa provocherebbe, tutto sommato, è meglio decidere per una soluzione più agile. Ci vado io, così abbiamo risolto. Senza indugio preparo borse e bauli. Potrei star via molto tempo.

www.lastampa.it