MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Mario e Maria

Mario e Maria

"Io trovo la De Filippi veramente bravissima. Mi pare che abbia messo in moto questa scuola dei talent show in maniera molto seria. È quasi britannica, è una preside di poche parole. A mio avviso se lo meriterebbe (di condurre Sanremo) e sarebbe un Festival bellissimo".

Questa una parte della sua risposta all'ultima domanda nell'intervista che ha concesso al Secolo d'Italia.
Io però continuo a non capire. Non discuto le capacità professionali della signora in questione. Però ritengo che etica e morale abbiano ancora una certa importanza. Due parole che la de Filippi credo non sappiano nemmeno dove stiano di casa. I suoi programmi sono infarciti di un perbenismo d'accatto che mi fa venire la pelle d'oca. Uno sfrugugliamento nelle miserie private (spesso inventate di sana pianta) che non ha nessun senso o significato se non quello di ritagliare un ruolo alla signora da novella maestrina da libro Cuore. Ha educato al "tronismo" e al "velinismo" buona parte di una intera generazione. Non è l'unica, certo, ma come dicevo in un altro mio post è il simbolo di un certo modo di imporre una finta-morale pubblica.
A me sinceramente è una persona che non solo infastidisce, ma mette un certo sgomento.
Davanti a personaggi simili non ci si può limitare a dire che "è brava a fare quello che fa".
Io non so se il mio è un problema generazionale, ma non ho nessuna intenzione di perdere la capacità di indignarmi.



Guerrilla Radio - da Fegiz Files

Sanremo 2010 una precisazione doverosa

Egregio Sig Fegiz ho letto la sua intervista al Secolo, vede le persone che si sono permesse di fare delle supposizioni sulle votazioni del Festival, non lo hanno fatto perchè mosse da fanatismo o perchè intendevano disturbarla, ma solo e semplicemente perchè si sono sentite prese in giro. Io di festival ne ho visti diversi ma mai come stavolta ci si sentiti presi cosi tanto in giro. Nessuno ha mai protestato per la vittoria di Ramazzotti, Giorgia, Fogli, Cocciante, Pooh, ma anche certe vittorie quando sono state annunciate (Al bano Romina Power, i Ricchi e Poveri)erano in parte condivisibili anche da coloro a cui magari non piacevano. Ce ne faremo una ragione di questo festival 2010, spero che da questa esperienza gli italiani non utilizzino più il televoto e che abbandonino per mancanza di credibilità i programmi televisivi di pupo e clerici facendo cosi crollare audience, è unica arma che il telespettatore ha, è poco ma spero che venga utilizzata, si sperava solo in una maggiore solidarietà con il pubblico da parte della stampa e da parte delle case discografiche. Peccato.

Gunther - da Fegiz Files