MUSICA




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Claudia Mori difende Morgan a Il Fatto del giorno: "Ingiusto escluderlo da Sanremo"

Chi l’avrebbe mai detto? Mentre gli storici compagni di avventura, Francesco Facchinetti e Mara Maionchi, hanno speso parole dure sulla condotta di Morgan, prendendo le distanze dalla sua situazione, è proprio la sua “nemica” Claudia Mori a difenderlo a spada tratta, esternandogli tutto il proprio sostegno.

La signora Celentano è intervenuta telefonicamente durante Il Fatto del giorno di Monica Setta, confermando la sua solidarietà, già mostrata a mezzo stampa, al cantante escluso da Sanremo per il suo appello pro-droga:

“Trovo una forma di ipocrisia escluderlo dal Festival. E’ come dire, sei diverso e ti metto da una parte. E’ una cattiveria. Mi piacerebbe vivere in una società più comprensiva. Le droghe fanno malissimo, sia chiaro, ma inizi a dare l’esempio chi dovrebbe darlo, visto che la droga gira anche in Parlamento. Se dovessimo fare una distinzione tra buoni e cattivi, allora a Sanremo non dovrebbe andarci nessuno. Tra l’altro penso che Morgan si riferisse al passato: io ci ho lavorato a X Factor e non mi è sembrato che avesse problemi di questo genere”.

Monica Setta ha aggiunto di aver sentito a sua volta Morgan per telefono, trovandolo traumatizzato. Ora l’artista si è affidato a una squadra di avvocati per studiare un’appropriata strategia di comunicazione in risposta all’esclusione. Sul suo sito ufficiale c’è, intanto, un invito a sospendere ogni giudizio in attesa di altre comunicazioni.



http://www.tvblog.it

Sono rei confessi di utilizzo di droghe: Povia, Emanuele Filiberto, Fabrizio Moro e Irene Grandi

Cocaina


3 febbraio 2010


Sullo scandalo Morgan-cocaina-cacciata da Sanremo ho rilasciato una dichiarazione ufficiale, dopo aver cercato rapidamente su Google che sono rei confessi di utilizzo di droghe: Povia, Emanuele Filiberto, Fabrizio Moro e Irene Grandi.

ADINOLFI: FESTIVAL DELL'IPOCRISIA, LA GRANDI SI FUMAVA SPINELLI A RAIUNO

"La cacciata di Morgan dal cast di Sanremo lo trasforma nel festival dell'ipocrisia, adeguato al tempo regnante in Italia. Sarebbe divertente ora fare l'antidoping al cast dopo ogni serata". Mario Adinolfi sul suo blog contesta la cacciata di Marco Castoldi dalla gara canora sanremese per le dichiarazioni sull'uso di cocaina rese (e poi smentite) a un periodico: "Informo i vertici Rai che, nel cast principale, su quindici residui partecipanti al concorso ben quattro hanno ammesso esplicitamente di aver usato droghe: sono sua maestà Emanuele Filiberto, Povia, Fabrizio Moro e Irene Grandi. Quest'ultima si è addirittura vantata pubblicamente di aver fumato uno spinello in diretta su Raiuno davanti a Carlo Conti. Se facessimo la prova del capello, che evidenzia l'utilizzo di sostanze stupefacenti negli ultimi sei mesi, sicuri che solo Morgan finirebbe esposto al pubblico ludibrio? E dei vertici delle reti e delle testate giornalistiche della Rai vogliamo parlare? Anche lì un test antidroga lascerebbe tutti tranquilli? Quegli stessi vertici che hanno selezionato comunque Morgan per Sanremo. Io ho lavorato con lui anni fa a Raidue e sapevo bene del suo problema con la droga, ci ha anche scritto una nota canzone con il suo gruppo Bluvertigo. Conoscevo solo io la sua condizione e quella canzone? Il festival dell'ipocrisia si macchia gravemente con questa cacciata: racconta di essere specchio di un'Italia dove la polvere dilaga e goffamente si accetta solo se resta sotto il tappeto".

Al di là del caso Sanremo, la vicenda di Morgan può essere utile per fotografare il dilagare dell'uso della cocaina in Italia. Secondo una ricerca Cnr, i consumatori abituali di cocaina nel nostro paese sono più di un milione, una cifra enorme, anche perché tutti concentrati nelle classi medio-alte del paese. Il consumo di cocaina è normalità e riguarda giornalisti, cosiddetti vip dello spettacolo, dirigenti radiotelevisivi, professionisti e ogni ambito dove ci sia giro di soldi. E' un fiume di coca. Si snifferà anche a Sanremo. Basterà prendere qualche faccia delle prime file, quelle del notabilato, uno su tre sarà fatto o si farà.

Questa è la realtà.



http://marioadinolfi.ilcannocchiale.it/