Arisa, nuovo anno e nuovo look

A Sanremo presenta "Malamorenò"

Ricordate il tormentone "Sincerità"? "Si è sentita talmente tanto che "la gente, per i primi tempi, mi abbracciava: poi vedevo che mi voleva picchiare". Così Arisa che si confessa a Diva e Donna prima del suo ritorno a Sanremo con un altro tormentone "Malamorenò". Anno nuovo, look nuovo: via la frangetta, ecco una cascata di riccioli incorniciati da occhiali enormi.



Arisa ci tiene molto anche al look. E per presentarsi in linea con il nuovo progetto discografico (il disco "Malamorenò" uscirà il 18 febbraio) sta facendo la corte alla casa francese Lilith, anche se veste gli abiti della stilista cult Vivienne Westwood.

"Malamorenò" propone un sound diverso da "Sincerità", quasi felliniano come stile ma con un potente ritornello. E chissà se la cantautrice ("stavolta ho collaborato anch'io per testi e musica del cd") non riuscirà anche stavolta a conquistare pubblico e radio. La canzone narra "la storia di una donna che vive nel futuro. Lei e suo marito sono gli unici a essere rimasti sulla Terra devastata dopo che tutti gli altri sono emigrati sulla Luna e, nonostante le difficoltà, riescono a sopravvivere grazie al loro amore. Voglio esprimere la forza dell'amore universale: quello per gli altri, ma anche per tutto ciò che si ha intorno, senza dare nulla per scontato".

Continua intanto l'amore - e la convivenza - con il suo musicista e collaboratore Giuseppe Anastasi: "Non lo so se mi sposa. Ma non lo so neanche io se mi voglio sposare. Ora conviviamo in una casa in affitto a Roma e io mi barcameno tra la vita lavorativa e quella casalinga: sto sempre a cucinare, a lavorare a stirare... Visto che lui è un siciliano che mi dà una mano, ma giusto quando mi arrabbio, penso che il matrimonio gli darebbe ancora più diritti. E, poi, sarebbero cavoli", conclude la cantante.