Musica&Dischi" goes online
(è la bibbietta del nostro pop)




Di Bersani e Antony i dischi più votati dai critici



(Mario de Luigi, direttore di M&D)

Nel piccolo mondo antico del musicbusiness italiano svetta da 65 anni il mensile "Musica e dischi", di cui è editore e direttore Mario De Luigi: un uomo severo, e che pur essendo nel business, e di esso occupandosi, non le manda mai a dire ai protagonisti di un circolo tutto sommato limitato, ma miliardario nel suo complesso malgrado la crisi. Celebre è rimasta la sua battaglia per classifiche di vendita omogenee, che gli ha messo contro mezzo di quel piccolo mondo antico: come noto, assai vendicativo (come del resto tutti i piccoli mondi antichi che conosco).
Diciamo che "Musica&Dischi" è il Billboard de noantri, con un taglio istituzionale, letto da tutto l'ambiente.
Ora De Luigi ha deciso di lasciar perdere il cartaceo, tranne alcuni dossier annuali, e di restare solo online, potenziando la redazione. Strada inevitabile, prima o poi, quasi per tutti.
Il cartaceo ha chiuso con le sue celebri classifiche di critici e giornalisti sui dischi più belli del 2009. Anche questa volta non ce l'ho fatta a partecipare, pazienza. Per la cronaca, il disco italiano più piaciuto è stato "Manifesto abusivo" di Samuele Bersani, lo straniero "The Crying Light" di Antony and The Johnsons.
In bocca al lupo a De Luigi per la nuova avventura.