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"Celentano? Lei non ha ancora visto nulla": la lettera-bomba di Claudia Mori che gela la Rai

"Celentano? Lei non ha ancora visto nulla": la lettera-bomba di Claudia Mori che gela la Rai
Il chiacchierato ritorno del Molleggiato in Rai scatena la polemica: la moglie accusa, l'AD Rossi risponde. Sanremo nel mirino?

La tempesta è scoppiata con una lettera al miele amaro firmata da Claudia Mori: "La Rai è interessata al ritorno di Celentano? È questa la risposta più importante che ci dovete dare". Pubblicata sui social con il tempismo di un colpo di teatro, la missiva indirizzata all'AD Giampaolo Rossi ha il sapore della resa dei conti. Dopo mesi di silenzio radiofonico da Viale Mazzini, la moglie del Molleggiato ha deciso di rompere gli indugi con lo stile che contraddistingue la coppia: diretto, senza fronzoli. Nel mezzo della trattativa spunterebbe anche il sottosegretario Gianmarco Mazzi, storicamente legato professionalmente a Celentano, come testimone di un incontro milanese che sembrava aver aperto le porte a un clamoroso ritorno.

"Il tempo se ne va": quando la lettera diventa un'opera d'arte
Il titolo della lettera non è casuale: "Il tempo se ne va" richiama il singolo del 1980, quella malinconia celentaniana che sa di bilanci esistenziali. Claudia Mori non si limita a protestare, orchestra un piccolo capolavoro di comunicazione: si rivolge formalmente all'"Egr. dott. Rossi" con un'eleganza quasi fantozziana, ma sotto la superficie diplomatica scorre la lava dell'irritazione. "A questo punto mi corre l'obbligo di sollecitare la sua risposta", scrive, ricordando l'incontro milanese dove l'AD "dimostrò grande interesse" per poi sparire nel nulla per mesi. La lettera è un atto d'accusa mascherato da galateo istituzionale: una lezione di stile che solo chi ha vissuto decenni di showbusiness sa impartire con questa classe.

L'AD che non si spaventa (ma quasi)
La risposta di Rossi non si è fatta attendere: "Riavere l'artista sarebbe un sogno", con tanto di apertura a "una serata speciale su Rai 1" e persino l'eventualità di accoglierlo "a braccia aperte anche nel prossimo Festival di Sanremo". Ma attenzione ai dettagli: l'AD ha chiarito che la Rai non è interessata a un semplice Techetecheté con materiale d'archivio. Vuole Celentano dal vivo, in carne e ossa, con tutto il rischio che comporta mettere sul palco un ottantasettenne che della libertà espressiva ha fatto la sua bandiera. La controrisposta di Claudia Mori è stata fulminante: "Lei non ha ancora visto nulla e già si è preoccupato". Touché.



L'ombra di Adrian e i fantasmi di Mediaset
Il fantasma che aleggia su questa trattativa ha un nome: Adrian. Sei anni fa Mediaset investì quasi 20 milioni di euro nel progetto più ambizioso e fallimentare della storia televisiva recente di Celentano. Un ibrido indigesto tra cartone animato e show dal vivo che naufragò tra polemiche, ascolti disastrosi e un certificato medico che sancì la fine anticipata dell'avventura. La Rai, evidentemente, non vuole ripetere gli errori del Biscione e punta a un prodotto che sia all'altezza della leggenda senza trasformarsi in un boomerang da 20 milioni.

Il valzer delle occasioni perdute
In questa partita a scacchi televisiva si gioca molto più di un semplice show. C'è il peso di una carriera leggendaria, l'orgoglio di due protagonisti della cultura popolare italiana e l'eterno dilemma: quanto vale il genio quando si accompagna all'imprevedibilità? Celentano, che ha fatto della trasgressione controllata il suo marchio di fabbrica, a 87 anni potrebbe regalare un ultimo colpo di teatro. O trasformarsi nell'ennesimo caso di nostalgia televisiva mal gestita. La Rai sembra disposta a rischiare, purché le regole del gioco siano chiare fin dall'inizio. Il tempo, come cantava Lui nel 1980, se ne va davvero. E forse è proprio questa urgenza a rendere la partita ancora più affascinante.