I "jeans Armani" nel testo di "Milano" di Giovanna Nocetti
I "jeans Armani" nel testo di "Milano" di Giovanna Nocetti
Il verso "Motocicletta in, Armani sui blue jeans" è un dettaglio molto significativo nella canzone di Giovanna Nocetti. Sottolinea perfettamente l'atmosfera e lo spirito di una Milano di un certo periodo, probabilmente tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80.
In quel momento storico, Giorgio Armani non era ancora il "Re" che ha ridefinito l'eleganza a livello globale, ma stava già trasformando il modo di vestire, soprattutto quello casual. I suoi "jeans" non erano semplicemente un capo d'abbigliamento, ma un simbolo.
Non solo un capo, ma uno status symbol: Indossare un paio di jeans firmati Armani significava avere un tocco di eleganza anche in un contesto informale. Erano un modo per elevare un capo "popolare" come i jeans a qualcosa di chic e ricercato, in linea con l'estetica milanese che mescolava lo stile disinvolto con un'innata raffinatezza.
I "jeans Armani" citati nella canzone non sono un dettaglio casuale. Sono una scelta consapevole per definire l'ambiente, i personaggi e l'atmosfera di una Milano in piena evoluzione, in cui la moda e lo stile erano parte integrante della vita quotidiana e della sua identità.
Giovanna Nocetti
MILANO
(Testo e musica - Giovanna Nocetti)
La mia città si sveglia a mezzanotte.
Nei piano bar, la gente si diverte.
Luci da luna park, stilisti in gran soiré
Vichinghe e gay rincorrono la celebrità.
San Babila alle sei, è un rendez-vous nostalgico
Uomini chic, ragazze che si incontrano.
Motocicletta in, Armani sui blue jeans.
Montenapoleone sembra Central Park.
E’ uno spettacolo la mia città.
La piazza splendida la Galleria.
E uno spettacolo la follia verso le tre.
La spaghettata, la nostalgia, l’ultimo disco un tango kitch
Milano canta agli innamorati “Resta cu me”
Si proprio qui, ti ho detto io ti amo.
E poi in metro ci siamo anche baciati.
Bella è la mia città. La Scala e i Cabaret.
A Brera con pittori, artisti bohemiennes
E’ uno spettacolo questa città, lungo i navigli o in Galleria,
i discografici che follia, la moda punk
L’aperitivo, la frenesia, l’appuntamento, vengo da te?