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Matilda De Angelis, delusa ai Nastri d’argento

Matilda De Angelis, delusa ai Nastri d’argento: «È molto strano vincere un premio insieme a un’altra persona. Lo trovo molto irrispettoso»
L’attrice ha conquistato il riconoscimento come migliore attrice non protagonista per il suo ruolo in Fuori, assegnato ex aequo con Elodie, sua collega di set. Ma non ha nascosto il suo disappunto

di Monica Coviello

Ai Nastri d’argento 2025, Matilda De Angelis conquista il riconoscimento come migliore attrice non protagonista per il suo ruolo in Fuori di Mario Martone, presentato al Festival di Cannes. Ma il riconoscimento, arrivato durante la cerimonia al Maxxi di Roma, è stato assegnato ex aequo con Elodie, sua collega di set. E Matilda De Angelis non ha nascosto il suo disappunto.

«È molto strano vincere un premio insieme a un’altra persona. Lo trovo molto irrispettoso, nel senso che ognuno di noi è un individuo singolo», ha dichiarato in un’intervista al Fatto Quotidiano. «Quando togli la singolarità, togli la personalità, l’impegno, l’unicità, la particolarità», ha spiegato l’attrice. «Per me è insensato dare un premio condiviso con un’altra persona».

Un giudizio che apre a una discussione più ampia sulla prassi degli ex aequo nei premi del cinema italiano. Sempre ai Nastri d’argento, ad esempio, anche Yuri Tuci si è aggiudicato il premio come miglior attore di commedia con il film La vita da grandi ex aequo con Pietro Castellitto, protagonista nel ruolo di Riccardo Schicchi in Diva Futura. Ma De Angelis non ci sta: la sua è una difesa dell’identità artistica. Se premiare due interpreti può valorizzare la chimica di un cast e sottolineare l’importanza del lavoro corale, dall’altro lato, come sottolinea l’attrice, può indebolire il riconoscimento del merito individuale.



La sua interpretazione in Fuori è stata accolta con entusiasmo dalla critica. Nel film, ambientato in un carcere femminile, De Angelis interpreta una delle detenute che si confrontano con la figura della scrittrice Goliarda Sapienza, portata in scena da Valeria Golino. Con lei recita anche Elodie, al suo primo vero ruolo cinematografico. Una prova sorprendente, quella della cantante romana, che ha convinto pubblico e stampa, ma che secondo Matilda De Angelis non giustifica la scelta di una premiazione congiunta.


Dietro le sue parole c’è un’idea precisa di che cosa significhi essere attrice oggi. «I premi non è che non valgono nulla, ma non sono il motivo per cui io faccio il mio lavoro», ha detto. Cresciuta artisticamente tra cinema d’autore e serie internazionali, da Veloce come il vento a The Undoing, ha sempre dato priorità alla ricerca e alla verità interpretativa.

Durante le riprese nel carcere di Rebibbia, racconta l’attrice, «le detenute si sono emozionate, si sono riconosciute, si sono riviste, hanno pianto, hanno riso. È questo il senso di quello che facciamo. Lo faccio perché mi diverto, altrimenti sarebbe tra i più brutti del mondo».