MUSICA




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Anna da dimeticare

I testi di Paolo Limiti sono caratterizzati da un linguaggio poetico e da una forte carica emotiva, spesso centrati su temi di amore, abbandono e nostalgia. L’ambiguità è una costante: i suoi brani raramente specificano le cause delle separazioni, lasciando spazio all’interpretazione. Questo si vede chiaramente in Anna da dimenticare con il verso “Su un treno è partita e non torna più”, che potrebbe essere letto come un’allusione a un evento drammatico (come il suicidio), ma anche come una semplice partenza fisica o emotiva.
L’idea che Anna da dimenticare parli di un suicidio potrebbe derivare dal tono malinconico e dall’immagine della partenza definitiva. Nella cultura popolare, frasi come “non torna più” o “partire su un treno” sono a volte usate come eufemismi per la morte (si pensi a “Il treno va” di Claudio Lolli, che però è più esplicita).

Renato Pareti autore della musica di "Anna da dimenticare" afferma che il testo nasce da un'esperienza personale di Limiti.