Mina e il marketing sono un connubio che funziona da decenni
Mina e il marketing sono un connubio che funziona da decenni, un esempio perfetto di come un’icona possa diventare un brand vivente. Da Industria della Birra e Barilla negli anni ’60, con spot che sono entrati nella storia della pubblicità italiana, a Tassoni, Wind Tim, non so che altro ancora fino alla recente campagna Sperlari.
Quando presta la voce, come per il jingle Sperlari non è solo un’operazione commerciale, ma un evento che fa parlare. Sperlari, ad esempio, ha puntato su di lei per un’operazione nostalgia, legando il suo legame con la città di Cremona al marchio con tanto di popupstore
e un brano inedito. Lei non ha bisogno di lavorare, eppure accetta campagne che, per quanto eleganti, sono pur sempre pubblicità. Questo può far storcere il naso a chi la vede come un’artista pura, lontana dal mero commercio. Usa la sua aura per mantenere rilevanza, senza mai svendersi del tutto. Il rischio? Che a volte sembri troppo “commerciale”.