MUSICA




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Il Concertone del 1° Maggio 2025

Il Concertone del 1° Maggio 2025
Il Concertone del Primo Maggio ha radici profonde come evento legato alla Festa dei Lavoratori, nato nel 1990 per iniziativa dei sindacati CGIL, CISL e UIL per celebrare i diritti dei lavoratori attraverso la musica. In teoria, dovrebbe essere un momento di riflessione e denuncia su temi come sicurezza sul lavoro, precariato e dignità lavorativa, con un’anima politica e sociale che lo distingue da eventi puramente commerciali come Sanremo. Tuttavia, negli ultimi anni, il Concertone ha perso parte della sua identità originaria, tanto da essere spesso paragonato a una “fotocopia di Sanremo”. Negli ultimi anni, il cast del Concertone si è riempito di nomi pop direttamente dall’Ariston (nel 2025: Elodie, Achille Lauro, Giorgia, Lucio Corsi, Gaia, ecc.), scelti più per il loro appeal commerciale che per l’impegno sociale. Questo riflette una strategia di svecchiamento per attirare la Gen Z, ma diluisce il focus sul lavoro.
Molti artisti evitano monologhi o prese di posizione nette, forse per direttive Rai o per paura di alienarsi il pubblico. Nel 2024, la Rai avrebbe limitato i discorsi politici, relegandoli a messaggi preconfezionati e anche nel 2025 si è notata una carenza di slogan forti. L’evento si è trasformato in una maratona musicale nazionalpopolare, con oltre 50 artisti e un’atmosfera da festival. La musica prevale sul messaggio, e temi complessi come il precariato o la sicurezza sul lavoro sono spesso ridotti a slogan generici.

C’è chi vede il Concertone come un’operazione di facciata, organizzata da sindacati accusati di essere “complici degli stipendi da fame” e di non spingere abbastanza su questioni come il salario minimo.

Sanremo è una gara musicale commerciale, focalizzata su intrattenimento e promozione discografica. Il Concertone, invece, dovrebbe essere un evento civile, con la musica come mezzo per parlare di lavoro e diritti.

Entrambi puntano su big e nomi giovani, ma Sanremo non ha pretese politiche, mentre il Concertone dovrebbe selezionare artisti con un messaggio sociale, cosa che accade sempre meno.

Il Concertone ha ancora un potenziale unico per sensibilizzare su temi lavorativi, ma si è troppo avvicinato al format di Sanremo, privilegiando la popolarità degli artisti rispetto all’impegno politico. La presenza di nomi come Elodie, che trovo “stancante” per il suo stile elettronico e commerciale, riflette questa deriva: il suo intervento al Concertone 2025 è stato apprezzato per il messaggio sui diritti, ma la sua musica non parla di lavoro. Per dire davvero qualcosa ai lavoratori, servirebbero artisti più “scomodi”, testi che affrontino precariato o sfruttamento, e un’organizzazione che non tema di alzare la voce, anche a costo di perdere pubblico. Altrimenti, rischia di essere un Sanremo senza vincitore con un po’ di retorica sindacale.