Pink Floyd: la difficile selezione di un brano per un’antologia
Pink Floyd: la difficile selezione di un brano per un’antologia
Alla fine la band trovò l’accordo per “rappresentare” “The Final Cut”, niente invece per “Ummagamma”
Pink Floyd: la difficile selezione di un brano per un’antologia
Di Luca Trambusti
Nel corso della loro carriera che si estende per sei decenni, i Pink Floyd possono vantare numerosi successi, dai primi album con Syd Barrett fino all'epoca di David Gilmour e Roger Waters, che ha prodotto opere classiche come "The Dark Side of the Moon", "Animals" e "The Wall". Tuttavia, ci sono anche molte ombre che la band preferisce ignorare, come "Ummagumma", il primo album con Gilmour, che non è stato accolto favorevolmente dai fan, e gli ultimi dischi realizzati dopo la partenza di Waters, considerati di scarsa qualità.
Il declino iniziò con "The Final Cut" del 1983, l'ultimo album con Waters e l'unico senza il tastierista Richard Wright. Dopo il successo di "The Wall", i conflitti interni iniziarono a influenzare negativamente il processo creativo, con Waters che si scontrava frequentemente con gli altri membri della band. La sua personalità difficile rese la collaborazione complicata, e alla fine nessuno dei membri era soddisfatto del risultato finale del disco. Dopo la sua uscita, la band entrò in un periodo di pausa di quattro anni, fino al ritorno di Wright per lavorare con Gilmour e il batterista Nick Mason su "A Momentary Lapse of Reason".
Quando si trattò di selezionare i brani per "Echoes: The Best of Pink Floyd" nel 2001, la band era contraria a rappresentare "The Final Cut" in modo eccessivo, preferendo celebrare opere di qualità superiore nel loro catalogo. Tuttavia, si sentiva la necessità di includere almeno un brano di quel periodo difficile, raggiungendo un compromesso. Gilmour espresse chiaramente il suo punto di vista sull'inclusione di un brano dall'album, suggerendo che senza un accordo democratico tra lui, Wright e Mason, "The Final Cut" non sarebbe stato rappresentato affatto. Gilmour scherzò dicendo: "Non credo che sei brani da 'The Final Cut' siano ciò che la gente vuole". Tuttavia, tra le canzoni votate da tutti e tre, c'era "The Fletcher Memorial Home".
Gilmour aggiunse che quel periodo era stato uno dei più difficili della sua vita e che lavorare con Waters era stato un incubo, rendendolo riluttante a riascoltare "The Final Cut" o qualsiasi cosa ad esso correlata, ma riconobbe che "The Fletcher Memorial Home" era una grande canzone. Anche se non volevano rappresentare quell'album, almeno ricevette un riconoscimento, a differenza di "Ummagumma".