MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Riassumendo

Riassumendo


Partiamo dal presupposto che un programma dedicato a Mina, trasmesso su Rai 1 in occasione del suo 85esimo compleanno (il 25 marzo 2025), ha un compito difficile: rivolgersi sia ai "minomani", che già conoscono a fondo la sua arte, sia a un pubblico più giovane e distante, abituato a un consumo musicale diverso, più visivo e immediato.
Non ci si poteva aspettare rivelazioni sconvolgenti: Mina è un mito vivente, ma anche un enigma che ha scelto di sottrarsi alla scena pubblica da decenni. "Oceano Mina" sembra aver puntato su un ritratto celebrativo, confezionato con cura, ma inevitabilmente rivolto a chi già ne apprezza l’eredità. Le valutazioni della Nostra sono un compiacimento per noi fan, un modo per rivivere la grandezza di un’artista che ha rivoluzionato la musica italiana con la sua voce e le sue scelte. Se vogliamo è stata una promozione tardiva di "Gassa d'Amante", facendo molto uso dell'Intelligenza Artificiale, tuttavia, mi chiedo quanto questo approccio possa aver catturato i giovani.
I contributi di Achille Lauro e Lucio Corsi, il video di Blanco mi sono sembrati un tentativo di collegare Mina al presente, mostrando come la sua influenza si riverberi anche su artisti attuali, lontani dal suo stile ma comunque affascinati dal suo carisma. Il duetto rivissuto con Giorgia Todrani è stato un momento emozionante: Giorgia, pur essendo una delle voci più potenti del panorama italiano, si è posta con un rispetto quasi reverenziale, il che ha reso il tutto ancora più autentico. Questi interventi sono stati tra i punti di forza del programma, aggiungendo una prospettiva fresca senza snaturare il focus su Mina.
L’orario, però, è un tasto dolente. Trasmettere "Oceano Mina" dalle 23:30 all’1:00, dopo una partita e con l’invito a passare su Rai 2 per la Domenica Sportiva, è stata una scelta incomprensibile. Sembra quasi che la Rai abbia voluto relegare un programma di classe a una nicchia notturna, rinunciando a dargli la visibilità che meritava. Mina non è solo un’icona per i nostalgici: è un patrimonio culturale che potrebbe parlare a tutti, se presentato nel modo giusto e in una fascia oraria accessibile.
In definitiva, darei a "Oceano Mina" un giudizio positivo ma non entusiastico. È stato un omaggio elegante e ben realizzato, con momenti di valore (i commenti di Giorgia e Manuel Agnelli), ma penalizzato da una collocazione infelice e da un approccio forse troppo autoreferenziale. Per noi minomani è stato un piacere, un rito di celebrazione; per i giovani, temo sia rimasto qualcosa di distante, un’eco di un tempo che non riescono a sentire come noi. La Rai poteva osare di più, trasformare questo speciale in un evento di portata più ampia.