MUSICA




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MUSICA
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NOI E LORO

Noi e loro è un dramma familiare intenso e attuale, presentato in concorso alla 81ª Mostra del Cinema di Venezia, dove Vincent Lindon ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile. Il film, adattato dal romanzo Quel che serve di notte di Laurent Petitmangin, esplora il conflitto ideologico e personale all’interno di una famiglia francese della classe operaia. Pierre (Lindon), un ferroviere vedovo cinquantenne, ha cresciuto da solo i suoi due figli, Louis e Fus, in un piccolo centro della Lorena. Louis, il minore, è uno studente modello diretto alla Sorbona, mentre Fus, il maggiore, si lascia sedurre dalla violenza e dall’estremismo di destra, entrando in contrasto con i valori progressisti del padre.
La forza del film sta nella sua capacità di intrecciare il personale con il politico, mostrando come le divisioni ideologiche possano spezzare anche i legami più stretti. Lindon offre una performance magistrale, incarnando un uomo semplice, stanco ma determinato, che si trova a combattere una battaglia silenziosa per comprendere e salvare suo figlio. La sua presenza fisica e il suo volto segnato dal dolore elevano il film, rendendo palpabile il senso di impotenza e amore incondizionato di un genitore. Benjamin Voisin, nei panni di Fus, è altrettanto convincente, trasmettendo la rabbia e la fragilità di un giovane che cerca un’identità in un mondo che percepisce come ostile.
Le registe Coulin adottano uno stile sobrio e realistico, con una fotografia dai toni freddi e chiaroscuri che riflettono il clima emotivo della storia. La messa in scena è volutamente intima, concentrata quasi esclusivamente sul nucleo familiare, lasciando il contesto politico – l’ascesa dell’estrema destra in Europa – sullo sfondo, suggerito più che esplicitato. Questa scelta funziona nel rendere il dramma universale, ma a volte rischia di lasciare lo spettatore con domande senza risposta: cosa spinge davvero Fus verso l’estremismo? Quali sono le radici profonde del suo malessere?
Il film non offre soluzioni facili né giudizi morali netti, e questo è sia un pregio che un limite. Da un lato, evita il didascalismo, affidandosi alla potenza delle interpretazioni e dei silenzi; dall’altro, può sembrare che si fermi in superficie, senza scavare a fondo nelle dinamiche sociali che descrive. La narrazione procede con un ritmo lento e qualche ellissi temporale che potrebbe spiazzare, ma che contribuisce a enfatizzare il senso di inevitabilità della tragedia finale.
In definitiva, Noi e loro è un’opera solida e toccante, che parla di amore, perdita e incomprensione in un’epoca di polarizzazione. Non è un film perfetto – alcuni lo troveranno troppo trattenuto o schematico – ma la sua sincerità e la straordinaria prova di Lindon lo rendono un’esperienza cinematografica che lascia il segno. Se ami i drammi familiari con un sottotesto sociale e apprezzi il cinema francese contemporaneo, vale la pena guardarlo.