Sanremo ha restituito Neffa alla musica italiana
Servivano Shablo, Guè, Joshua e Tormento per tirare fuori questa icona dall'ombra. Era ora.
Sanremo ha restituito Neffa alla musica italiana
Di Mattia Marzi
Mancavano dieci minuti all’1 di notte, tra venerdì e sabato, quando sul palco dell’Ariston c’è stata un’epifania. Davanti alla platea del teatro della Città dei Fiori - e quella composta dai milioni di spettatori incollati davanti alla tv a casa - Neffa è uscito dall’ombra nella quale era rimasto negli ultimi anni, riprendendosi il suo spazio nella scena italiana. È successo durante la serata delle cover del Festival di Sanremo 2025. Merito di Shablo, Guè, Joshua e Tormento, che hanno deciso di proporre un medley tra “Amor de mi vita” dei Sottotono e “Aspettando il sole”, il brano che Neffa incise nel 1996 per l’album “Neffa & i messaggeri della dopa”, da tempo considerato un disco di culto dai seguaci della scena rap italiana: insieme a Shablo & Co.
il 57enne artista di Scafati ha spostato le lancette del tempo indietro di trent’anni. Pazienza che la cover del quintetto si sia classificata solo diciassettesima su ventinove esibizioni: .è stata una delle cose musicalmente più rilevanti (e fighe) del Festival, che ha restituito Neffa alla musica italiana a quattro anni dall’uscita del suo ultimo album, “AmarAmmore”, inciso tutto in napoletano, la lingua delle sue origini, ben prima che il fenomeno Geolier diventasse tale, sfidando ogni logica di marketing.
Insomma, Neffa è tornato. Per restare. La voce di “La mia signorina” ha annunciato “Universo Neffa”, un concerto in programma per il prossimo 5 novembre al Forum di Assago, a Milano, per celebrare lo status di classico conquistato negli anni: «Dovevo stare via per sempre? O per quanto tempo ancora? Sta di fatto che è arrivato il momento in cui è ufficiale che mi siete mancati - ha scritto allo zoccolo duro della sua fanbase, che in questi anni non ha mai smesso di aspettarlo - allora vengo a fare il punto.
Ma anche “accapo”, per l’ennesima volta. Non posso dire di poter portare la mia storia, perché le storie sono più di una. E ci sarà il tempo per tutte. E una appena scritta, in attesa di altre nuove». L’.allusione al nuovo disco di inediti pronto per essere tirato fuori nel cassetto è chiara. E infatti nelle ultime ore Neffa ha pubblicato sul suo account Instagram la registrazione di un brano inedito con il quale ha rimarcato di avere ancora molte, moltissime cose da dire (non ne dubitavamo). Lanciando anche qualche frecciatina alle nuove generazioni: «Vieni a sentire che ho da dire con ‘ste rime / con ‘sto marchio registrato già da mo / sono passati 30 anni e passa / ancora in massa puoi sentire che mi copiano / lo sai chi sono fantasmi che tendono a sparire / gli altri invece che ritornano / sono senile ma se serve stile ancora te ne caccio».
Un altro brano sarà contenuto nel nuovo album di Noemi, in uscita tra pochi giorni, il 28 febbraio, “Nostalgia”: è quello che ha dato il titolo al disco della rossa cantante romana, che ha voluto inciderlo in duetto con lo stesso Neffa. Fu proprio lei a portarlo a Sanremo l’ultima volta, prima dell’apparizione di quest’anno con Shablo, Guè, Joshua e Tormento, quando nel 2021 cantò nella serata delle cover la sua “Prima di andare via” (Neffa non appariva all’Ariston da sei anni, tanti quanti ne erano passati dalla partecipazione del 2015 con “Sogni e nostalgia”): «Ha scritto “Nostalgia” durante il primo lockdown, è una canzone che ha il coraggio di parlare di sentimenti e della solitudine che viviamo. Il testo è un grido che ho sentito fortissimo, un inno a emozionarsi e a vivere tutto, sempre. Nel mondo di oggi le emozioni fanno molta paura», ha detto Noemi del pezzo firmato dal cantautore.
Già nel 2021 per lei firmò “Tu non devi”, contenuta nell’album “Metamorfosi”: una delle tante canzoni sfornate da Neffa in questi anni, pur senza farsi vedere in giro, come “Eclissi” con Gemitaiz, “Universo” con Deda e Fabri Fibra, “Sulla giostra” e “Fogliemorte” con lo stesso Fibra. Le nuove generazioni - oltre che copiarlo, per citarlo - lo celebrano e lo venerano. Nel 2021 .thasup riprese la sua “Lontano dal tuo sole” e la rielaborò (ribattezzandola “Una direzione giusta”), con il suo zampino: insieme vinsero tre Dischi di platino, pari a 300 mila copie vendute.
Già lo scorso aprile Neffa testò il terreno in vista di un ritorno. Lo fece pubblicando sui social la bozza di uno skit con un titolo che era tutto un programma, “Dei dell’olimpo”. Il testo era un guanto di sfida lanciato ai fenomeni di nuova generazione che in una manciata di clic passano dalle camerette ai vertici delle classifiche e con un paio di Dischi d’oro si sentono già arrivati: «So bene com’è quando sei ragazzino / rappi e fai il figo / ma come fai amico se perdi il filo / ti chiederai come quando mai scriverai il libro / si vive molto in fretta in questo mondo». I tempi per il ritorno del guaglione sulla traccia ora sembrano essere finalmente maturi.