Dall’Ape Maia a Luis Miguel cosa ricordate degli anni ’80?
Righeira – L’estate sta finendo (1985)
Dopo il successo di due anni prima con le hit Vamos a la playa e No Tengo Dinero tutti davano i Righeira come finiti, destinati a quell’oblio che condanna inevitabilmente chiunque viva del successo musicale di un trend, di una moda, che magari riesce a centrare perfettamente, ma senza riuscire in alcuna evoluzione. Non è che la storia musicale di Stefano Righi e Stefano Rota sia un’eccezione alla regola, ma prima che il tenore del loro successo si attenui pubblicano una canzone immortale: L’estate sta finendo. Un brano particolare che segue il percorso dei tormentoni estivi, quindi pubblicazione in primavera con esplosione programmata in estate, solo che in realtà, dal punto di vista contenutistico, di tormentone estivo ha ben poco. Anzi è probabilmente il più malinconico dei tormentoni estivi, a partire dal titolo, un avvertimento: «L’estate sta finendo», il segnale che si sta avvicinando il capodanno nero segnato sul calendario, quello della fine delle vacanze, intesa come fine delle storie, di quel respiro di libertà, assolato e intimamente mitologico. Il brano esce in piena bella stagione, vince il Festivalbar, ma guarda spudoratamente al passato, per gli italiani diventa il sottofondo fisso, perpetuo, deprimente, che accompagna l’organizzazione delle valigie una volta passato Ferragosto. Non è un caso infatti che il lato B del disco sia un pezzo dal titolo Prima dell’estate, versione lenta, jazzata e, è stato rivelato con gli anni, originale del brano, che ha rischiato in quest’ottica addirittura di finire in bocca a Ornella Vanoni. Un turbinio di ricordi felici che fa male abbandonare, lei già in orbita invernale tra le braccia di un altro, una foto a testimoniare quell’avventura estiva prima di diventare «due satelliti in orbita sul mar» al suono di quel lacerante e memorabile assolo di sax, un sound che tenta di riprendere per i capelli quell’approccio leggero ed essenziale delle hit anni ’60 e le cui tastiere ai tempi sono curate da Sergio Conforti, che però noi tutti oggi conosciamo come quel gran genio di Rocco Tanica degli Elio e le Storie Tese.
1L'ape Maia - Katia Svizzero (1980)
2Claudio Cecchetto - Gioca Jouer (1981)
3Lu Colombo – Maracaibo (1981)
4Gruppo Italiano – Tropicana (1983)
5Nada – Amore disperato (1983)
6Luis Miguel – Noi, ragazzi di oggi (1985)
7Righeira - L’estate sta finendo (1985)
8Giuni Russo - Alghero (1986)
9Jovanotti – Gimme Five (1988)
10Raf - Cosa resterà degli anni '80 (1989)