Morgan: “Ho scritto una canzone al giorno, ho 18 dischi pronti”
Il cantautore torna a incontrare i media e si racconta, a partire dall'ultima canzone “Rutti”
Di Gianni Sibilla
L’invito prometteva un “Rutti talks”, dal titolo della sua ultima canzone, presentata al 1° maggio e poi pubblicata con Warner Music: una non-conferenza stampa presso la sede della nuova casa discografica, ma d’altra parte Morgan è sempre stato uno che non ha mai amato le convenzioni dell’industria della musica. La canzone era una protesta in musica verso questi stessi meccanismi, però eccoci qua, nella sede della major: “Sono elettrizzato, mancavo dalla discografia da un sacco di anni”, esordisce, presentato dall’amico e giornalista Luca De Gennaro, che lo intervista dietro un drappo rosso - sullo sfondo c’è una tastiera pronta per essere suonata e sul muro una emoji che riproduce il suo volto.
È il primo faccia a faccia tra l’artista e i media dopo l’uscita burrascosa da X Factor dell’anno scorso: in mezzo era prevista una presentazione (annullata) del singolo “Si, certo, l’amore” e poi una una conferenza stampa virtuale a novembre tramite un gruppo whatsapp, esperimento che finì in polemiche varie e l’espulsione di quasi tutti i giornalisti (Rockol compreso).
Oggi però nessuna polemica, come se quel periodo fosse il passato remoto. Piuttosto racconta cosa gli è successo in generale im questi anni: "o fatto più divulgazione della musica che musica”, racconta Morgan. “Ho scritto tantissimo, una canzone al giorno, è come se avessi in mano 18 dischi. Ho fatto un percorso mio, sganciato dalla realtà, non so nulla di quello che è successo fuori. Sono come un sarcofago musicale, una mummia come un alieno”.
Da X Factor a "Rutti" (passando per Sanremo)
Nel ripercorrere il suo percorso degli ultimi anni, Morgan passa anche delle sue esperienze tv, dai Sanremo con i Bluvertigo e quello da solista del 2010, che reputa lo spartiacque in negativo per la sua carriera: “Lì venni eliminato preventivamente per un’intervista, uno scatto del sistema: ha segnato un prima e un dopo, prima ero lindo e puro. È iniziata una fase: io sono sempre lo stesso ma la percezione di me è cambiata”, spiega.
Oggi si definisce un grafolinguista, racconta di avere lavorato sulle parole e su esperimenti di grafica.
Per dimostrarlo tira fuori dal suo computer un video in cui ha trasformato una sua performance a “Ballando con le stelle” (“L’unico programma tv non musicale che ho fatto”) in una sorta di videoclip psichedelico che ricorda gli esperimenti dei Krisma. “Che casino”, commenta alla fine.
Poi ricorda i suoi altri esperimenti, dall'audiolibro pubblicato nel 2019 (“la cosa più bella che ho fatto”) ad un libro sulla canzone perfetta a cui sta lavorando da tempo. Ma a cambiare tutto, racconta, è stato La televisione: “è una buona occasione. Ho iniziato con MTV, poi è arrivato X Factor: alla prima edizione ho proposto di fare gli inediti. Le case discografiche si sono interessate ma anche troppo, hanno dimenticato che c’era altro. Anche per questo mi sono staccato dalla discografia e ho smesso di pubblicare”. Sulle polemiche dell’ultimo X Factor svicola (“Non sapevo nulla delle persone da cui sono finito in polemica”)
Il ritorno alla discografia tradizionale: solo singoli
Ad un certo punto il “Rutti talks” viene riportato alla storia della canzone: il motivo del ritorno in discografia è proprio “Rutti”: “Io volevo intitolarla diversamente, in qualsiasi modo ma non questo. E mi fa strano che sia proprio che questa canzone a segnare il mio ritorno: l’ho scritta recentemente, non è una di quelle cose che ho accumulato nel tempo. Ho trovato questo testo che non mi ricordavo. Ho pensato di arrangiarla come se fosse De André”. Morgan racconta di averla mandata a a Pico Cibelli, capo della Warner, che ha risposto “È una hit”. Da lì è ricominciato tutto. “Io amo la discografia, è l’industria della canzone. Voglio dialogare con questa musica che chiamate canzoni, che per me non lo sono. Non sento da tanti anni canzoni fatte con accordi interessanti: tutte le canzoni trap hanno gli stessi accordi di ‘No woman no cry’”.
Il progetto non si limita a queste canzoni, ma proseguirà coni singoli e non di album: “Oggi è cambiato tutto, si ragiona su canzoni e su canzoni brevi. Rutti è una canzone assurdamente breve, due minuti. La musica non si misura al metro, a me piacciono quelle da 8 minuti e la complessità, ma oggi questo è uno dei parametri. Oggi è una nuova vita: a differenza di alcuni colleghi voglio dialogare con questo nuovo mondo e capire se posso portare qualche principio sano, alla vecchia”.
E l’album?
Morgan non esclude l’album: “Certo che ci penso, ne ho pronti 18”, ribadisce scherzando. C’era un nuovo album, già annunciato, con un titolo: "...E quindi insomma ossia”, scritto con Pasquale Panella. È uscito il primo singolo ed un EP con diverse versione do “Si, certo, l’amore. Ma quel disco, alla luce del nuovo contratto:: “Adesso abbiamo parlato di una sfaccettatura della mia vita artistica, della mia esistenza, della mia storia artistica, ma ci sono anche altre facce. Una di queste è proprio il lavoro che ho fatto con Panella, che è una figata, ma veramente una figata. Io non scrivo mai testi insieme ad altri, ho avuto proprio una grande illuminazione quando Panella mi ha mandato i suoi commenti per un mio libro. La cosa naturale è stata cantare, trasformare in canzoni. Quindi ho in mano questo album che per me è un patrimonio pazzesco”. Morgan poi ne canta una canzone, “Menzogna e giardino” ma quel lavoro è è sospeso a tempo indefinito, per concentrarsi sui singoli
Il resto (e il prossimo singolo)
Nell’ora e mezza di chiacchierata c’è tempo anche per qualche divagazione extra-musicale, meno del previsto però.
Qualche battuta sulla giuria attuale di X Factor (Agnelli è stato chiamato per fare il suo sostituto, spiega, di Jake dice “Se è bravo come Guè, con cui ho lavorato a The Voice…” e di Paola Iezzi ricorda che le aveva consigliato di non pubblicare “Vamos a ballar”, poi diventata una hit”), per un commento all’assoluzione nella causa contro Bugo (“ Devo ringraziare gli avvocati che hanno studiato tanto: questa è la vittoria dell’impegno. Io sono innocente questo è importante, perché io ho fatto leva sulla verità. Voglio fare la pace con Bugo perché io sono in pace”). Ha in progetti televisivi con la Rai: un programma sui Rai3 in access prime time, 6 puntate alla settimana nello spazio di “Via dei matti numero zero” di Stefano Bollani e di Corrado Augias. Su Sanremo racconta “tutti ci provano” ma dice che alla fine Carlo Conti non è così diverso da Amadeus, con cui è stato apertamente polemico. “Sono sperimentalmente reinserito in una situazione, vediamo cosa può partorire”.
La prossima uscita potrebbe essere una canzone con Achille Lauro e Chiello. "Ma chi può dirlo? mi sto divertendo con questa cosa dei singoli. Ho 18 album pronti, potrei pubblicarne uno ogni due giorni..."