Concerto per la pace, la magia del maestro Muti alla Basilica di Aquileia
Concerto per la pace, la magia del maestro Muti alla Basilica di Aquileia
Venerdì 14 giugno dirigerà l’Orchestra giovanile Cherubini: un’esperienza immersiva nell’arte e nella musica
AQUILEIA. Il grande giorno è arrivato. Tutto è pronto per il concerto di Riccardo Muti. E se ogni volta che il maestro sale sul podio è un evento, quello di stasera può definirsi un evento al quadrato.
Per due motivi. Il primo è l’eccezionalità del luogo che lo ospita: la Basilica di Aquileia. Il secondo è l’intensità del periodo che Muti (83 anni il prossimo a breve) sta attraversando. La scorsa settimana ha diretto all’Arena di Verona l’appuntamento celebrativo dell’opera italiana patrimonio dell’umanità, dopo la sua entrata nella lista dei beni immateriali Unesco.
Ad applaudire c’erano il presidente Mattarella e la premier Meloni. A inizio maggio è stato invitato sul podio dei Wiener Philharmoniker, con cui collabora ininterrottamente dal 1971, per il bicentenario della prima esecuzione della Nona di Beethoven.
E proprio l’altro ieri, al Musikverein della capitale austriaca, la sala del concerto di Capodanno più famoso al mondo, che Muti dirigerà il primo gennaio 2025 per la settima volta, era prevista un’altra sua esibizione con l’orchestra giovanile Luigi Cherubini, da lui fondata nel 2004 e destinata ad accogliere musicisti fra i 18 e i 30 anni. Il repertorio di questa esibizione viennese era lo stesso di quello proposto qualche giorno fa al 35. mo Ravenna Festival, molto vicino, ma non identico, a quello di stasera.
Venerdì 14 giugno, proprio con la Cherubini, sarà possibile ascoltare l’Ouverture nello stile Italiano di Franz Schubert, il Concerto per clarinetto KV 622 di Wolfgang Amadeus Mozart (solista Daniel Ottensamer, prima parte dei Filarmonici di Vienna), Contemplazione di Alfredo Catalani e, sempre di Schubert, la Sinfonia Incompiuta (a Ravenna e a Vienna, invece di quest’ultimo capolavoro, in scaletta c’era la Suite Turandot di Ferruccio Busoni).
La regia del concerto, così come quella televisiva, è affidata a Marco Manin che, si legge in una nota, “ha elaborato un’esperienza immersiva nell’arte e nella musica, ideando scenografie tridimensionali che conferiranno un’aura magica alla Basilica legandosi al programma scelto dal maestro”.
È agli under 35 che sono stati riservati i 180 posti disponibili. Il pubblico, tuttavia, potrà seguire l’evento in diretta, grazie all’allestimento di 2.000 posti a sedere e di due megaschermi (uno in piazza Capitolo e uno in piazza Patriarcato): ai 900 annunciati in un primo tempo ne sono stati aggiunti altri 1.100, andati esauriti in pochissimo tempo. Il concerto inizierà alle 21.
L’evento è promosso e co-organizzato da Fondazione Aquileia e Società per la Conservazione della Basilica ed è realizzato con il supporto di PromoTurismoFvg, la collaborazione del locale Comune e del Museo archeologico nazionale.
L’ultimo concerto di Riccardo Muti in regione risale ormai a dieci anni fa. Era infatti il 6 luglio del 2014, una domenica, quando aveva diretto al Sacrario di Redipuglia il Requiem di Verdi in una collaborazione che aveva visto impegnati Mittelfest e Ravenna Festival per dare avvio alle celebrazioni dedicate al centenario della prima guerra mondiale. Ad applaudire, c’era l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assieme ai capi di Stato di Slovenia e Croazia, Borut Pahor e Ivo Josipovic.
Dopo il concerto di Aquileia, altri eventi attendono l’infaticabile maestro. Il 28 giugno sulle mura storiche di Lucca, Muti dirigerà la Cherubini per un concerto trasmesso dalla Rai in mondovisione e dedicato alla celebrazione del centenario dalla morte di Giacomo Puccini. Domenica 7 luglio sarà impegnato a Ravenna per il tradizionale appuntamento con “Le vie dell’amicizia”, un concerto che, quest’anno sarà replicato a Lampedusa due giorni dopo.
In seguito alle due esibizioni nel Principato di Monaco il 26 è il 28 luglio (giorno del suo compleanno) a metà agosto sarà al festival di Salisburgo, impegnato ad affrontare la monumentale Ottava Sinfonia di Anton Bruckner nel bicentenario della nascita del grande compositore austriaco.