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Savoretti: “Il feat con Zucchero? È la mia doppia identità”

Savoretti: “Il feat con Zucchero? È la mia doppia identità”
Il cantautore britannico di origini italiane pubblica il suo primo album in italiano: "Miss Italia".


Di Claudio Cabona

“Vorrei che le persone ascoltando questo disco lo percepiscano come un disco di Jack Savoretti, senza pensare a quale sia la lingua in cui canto. È in italiano, ma è Jack Savoretti non è un disco di Savoretti in italiano”, sottolinea il cantautore parlando di “Miss Italia”, il suo primo album in italiano. Dopo la morte del padre Guido, genovese doc, Jack ha vissuto un profondo momento di smarrimento. Il cantautore inglese di origini genovesi ha ritrovato la scintilla artistica aggrappandosi alle sue radici e al legame con l'Italia, realizzando un progetto ambizioso. “Dopo la morte di mio padre stavo scrivendo tantissimo in inglese, ma non lo sentivo lì con me – ricorda - mio padre in quelle canzoni non c’era. E io avevo bisogno di lui. Così sono venuto in Italia e ho iniziato a lavorare con Leading Guy (Simone Zampieri, ndr). Gli ho proprio detto: ‘insegnami a scrivere bene in italiano’. Ho sentito la fiamma riaccendersi, una fiamma che si era un po’ spenta. Non potevo più far ascoltare le canzoni a mio padre, l’unico modo per continuare, in qualche modo a farlo, era cantare proprio in italiano”.

Tanti gli ospiti che lo hanno accompagnato in questo viaggio: Carla Morrison, Delilah Montagu, Miles Kane, Natalie Imbruglia, Svegliaginevra e Zucchero. Il forte legame tra l’italiano e l’inglese, non a livello linguistico ma anche culturale, è suggellato nella collaborazione con Zucchero nella canzone “Senza una donna (Without a woman)”. "Questa canzone mi permise di riunire per la prima volta le mie due identità – prosegue - da una parte l'italiano, la lingua di mio padre che io all'epoca parlavo poco, ma che comprendevo sicuramente di più dei miei coetanei inglesi, e dall'altra l'inglese, la lingua di mia madre che la cantava in casa duettando con mio padre quando ero piccolo. 'Senza una donna' riassumeva la loro unione, il loro rapporto, esattamente come me, metà italiano e metà inglese". E sull’amicizia con Zucchero ricorda: “Lo intervistai per uno show della BBC in occasione dell’Eurovision in Italia. Abbiamo la stessa visione: amiamo la musica italiana, ma ne comprendiamo anche alcuni limiti. Lui non è considerato un artista italiano, ma Zucchero. Ed è così ovunque. ‘Senza una donna’ è un brano italiano, ma anche internazionale”.

Savoretti è stato inoltre ospite di Zucchero durante le date del cantautore italiano alla Royal Albert Hall di Londra. Un legame, quello di Jack, con la musica italiana andato in scena anche lo scorso 9 febbraio sul palco del Teatro Ariston di Sanremo in occasione della 74° edizione del Festival della Canzone italiana dove ha interpretato insieme a Diodato “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De André, artista a cui è molto legato essendo stato uno dei pilastri della sua formazione artistica. Savoretti può vantare un lungo elenco di collaborazioni che vanno dal pilastro del cantautorato americano Bob Dylan alla diva australiana del pop Kylie Minogue passando per Nile Rodgers, James Blunt, Shania Twain ma anche Ex Otago ed Elisa.


Ma mai si era cimentato con un album interamente in italiano che presenterà con un tour prima nelle arene estive questa estate e poi in autunno e in inverno nei teatri. “All’inizio, mentre il disco prendeva forma, mi sono lasciato prendere – sorride - Continuavo a ripetere: ‘scriviamo in italiano e facciamo poesia’. Il produttore Tommaso Colliva invece, giustamente, mi faceva riflettere e ponderare. E mi ha spronato a essere più colloquiale come quando scrivo in inglese spiegandomi che anche in Italia, negli ultimi anni, il cantautorato è diventato meno aulico e più diretto. Da qui la voglia di coinvolgere amici inglesi e altri artisti, che hanno completato il progetto. Mio padre vivrà sempre in queste canzoni”.