La fiera di Santa Caterina si merita un complimento. Tutto è andato secondo la tradizione più bella, dotata di una storia di centinaia d’anni, soddisfacendo, e inducendo alla festa, tutti gli udinesi e tutti gli abitanti dei paesi del Friuli e persino quelli venuti dalla periferia, dalla Slovenia come dal Veneto. Non so se gli affari dei gestori delle bancarelle siano andati bene, temo non abbiano raggiunto record. La colpa non è stata della pioggia, che quest'anno non si è presentata puntuale come spesso accade. Non si sono bagnate le frittelle, gioia dei ragazzi, ma anche dei giovanottoni affamati a tutte le ore; non sono stati inzuppati i torroni, ricomparsi come ogni anno a proporre pericolose sfide per i denti; non sono stati sfiorati dall’umido i mille variopinti capi di abbigliamento spesso copie belle di quelli griffati. Insomma la festa non è stata guastata.
Cacciate le auto, senza esclusione alcuna, neppure per i poveri residenti che tuttavia non se ne sono lamentati perché Santa Caterina è una bella festa e pazientemente hanno accettato lunghe e tortuose giravolte per rincasare con i pacchi. Si respirava persino un’aria più pulita senza lo smog della sosta e mobilità delle centinaia di auto quotidiane.