Paolo non può certo disprezzare la mia cucina. E' vero che da napoletano mi piace abbondare in tutto, mi piace vedere una montagna di spaghetti con tanto pomodoro, basilico, e vedere poi intere tavole di mozzarella, di ricotta, di formaggio, di frutta, di caffè, di pane e sfogliate, di salsicce, broccoli, meloni e melanzane ... ma è anche vero che la cucina assume un ruolo fondamentale nelle mie abitudini. Pur essendo a dieta perennemente, ogni tanto mi concedo qualche peccato di gola (come ad esempio il cotechino con la brovada e la polenta), e quando mi capita amo stare ai fornelli per creare piatti elaborati (come risotti, secondi di carne o pesce, dolci) e piatti semplici o, per dirla alla napoletana, sciuè sciuè. A Paolo ho cucinato varie volte qualche cosa di mio, una volta il "Filoscio di uovo e mozzarella" (tipica ricetta napoletana, anche se la mozzarella friulana non è certo quella che si può trovare a Battipaglia, a Mondragone o ad Aversa), gli "Spaghetti Carmelini" (con pomodoro, ricotta, rucola, parmigiano e basilico), il "Risotto alla boscaiola" (con sedano, carote, cipolle, fagioli, piselli, prosciutto, spinacini, parmigiano, ecc ...) ed altre cose ancora ... a dire il vero detesto i piatti precotti o le paste surgelate, e "cucinare" dovrebbe essere una abitudine ma "saper cucinare" è un'arte ... Modestamente, io ho appreso tutto da mia madre, dalla mia bidella, dagli antichi quadernetti di ricette che aveva mia nonna e dove si segnava anche i "cuonci" (preparati) per fare liquori come Nocillo, Limoncello, Rosolio ... Viva la buona cucina ! ...

Da un manoscritto di Pier Paolo Pasolini abbiamo ricavato questo testo : (N.B. : Il manoscritto è esposto nella casa di Pier Paolo Pasolini a Casarsa Della Delizia). Si ringrazia Paolo Driussi per la traduzione :

Il Diavolo e l'Acqua Santa

Dicono che il Diavolo scappi dall'Acqua Santa. Vabbè, allora vuol dire che noi comunisti non andiamo tanto d'accordo con il Diavolo, se quando ci hanno battezzati, non siamo scappati all'inferno. Siamo rimasti in questo mondo, magari non fosse così, e adesso procurano di imparare e insegnare agli altri a condurre l'asino sul ghiaccio.

Il 21 luglio 2004 il sito "Pamabù" compiva il suo Primo anno. Io e Paolo lo abbiamo festeggiato più di quattro mesi dopo visto che le distanze ci avevano impedito di festeggiare alcune ricorrenze insieme (come il suo e il mio compleanno, la mia maturità, il primo anno del mio sito ufficiale ed altro ancora). E' stato però come se il compleanno di Pamabù avvenisse quel giorno, infatti davanti ad una torta con il numero "1" e con tantissime candeline, abbiamo festeggiato questo sito nato proprio la sera del 21 luglio 2003, grazie ad una mia amica sicula Marina Donato, docente di matematica. Il sito poi è cresciuto man mano e si è avvalso di moltissime collaborazioni importanti. Il sito è mio, quindi è di Ottavio, ma il mio braccio destro è sicuramente Paolo, e insieme con lui anche tutti i centinaia e centinaia di visitatori che ogni giorni approdano a questo mio spazio web. Paolo ed io eravamo molto emozionati, in effetti era una Nostra Creatura che compiva il suo primo anno di vita, e che nonostante le varie difficoltà che ha incontrato nel suo "cammino", continuerà a festeggiare ancora tanti altri compleanni.

In sottofondo c'era la voce di Mina che cantava "I'll wind", "Tres palabras", "Tu sì 'na cosa grande" e "Oggi sono io", passava da un canzone di Sinatra ad una canzone di Modugno, da Napoli alla Spagna, e dagli anni Cinquanta al Duemila. Intanto le candeline sono state spente e abbiamo brindato con una buona bottiglia di champagne. E' stata una simpatica parentesi del mio viaggio. Magari, il prossimo compleanno lo si festeggerà con altre persone, magari tutti coloro che hanno collaborato e continuano a farlo con me e con Paolo per realizzare, mese dopo mese, sempre ottimi lavori e grandissimi sezioni che sono apprezzate in tutto il mondo. Grazie di cuore quindi, a tutti coloro, che da ormai un anno e mezzo continuano a seguirmi e ad "assecondare" le mie richieste e le mie pretese, anche se assurde non sono, ma abbastanza impegnative.