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La fotoromanza di Mina, melodrammatica e unica

La fotoromanza di Mina, melodrammatica e unica
L'album è candidato ai Rockol Awards 2023
Recensione del 28 dic 2023 a cura di Gianni Sibilla




Partiamo dalla canzone di cui si è parlato di più: “Un briciolo di allegria” rischia di essere il centro di “Ti amo come un pazzo”, il primo album solista di canzoni di Mina in cinque anni (“Maeba”, 2018) e a 4 dalla collaborazione con Fossati. Una canzone che si è aggiunta all’ultimo minuto ad un progetto complesso, come ci ha raccontato Massimiliano Pani. E funziona: a dispetto della differenza di generazioni di Blanco e Mina, anzi proprio per quello. Blanco è bravo, la canta con intensità. Ma Mina è di un altro livello,: ha l’autotune incorporato nella voce e si sente l’esperienza da interprete.

“Ti amo come un pazzo” è, come ogni album di inediti di Mina, un unicum: per come viene realizzato - il produttore è sempre Massimiliano Pani, che l’ha arrangiato assieme a Franco Serafini e Ugo Bongianni. Ma questo è un po’ diverso dal solito, pur nel solco di una tradizione. È quasi un concept album: il tema è apparentemente banale, l’amore, ma raccontato da diversi punti di vista. E il risultato è decisamente vario, con una buona dose di divertimento, oltre che di quel melodramma romantico a cui fa riferimento la copertina, che richiama il mondo dei fotoromanzi.

Certo, ci sono brani come “Zum pa pa”: a differenza del titolo apparentemente leggero, è una ballata intensa, quasi fossatiana nella musica e felliniana nel testo, scritta da Alessandro Baldinotti ( già autore per Paolo Vallesi e Mia Martini) con Paolo Hollesch, Riccardo Del Turco.

C’è la canzone d’amore classica: “Fino a domani” (di Federico Spagnoli, già autore di brani in "Selfie", "Maeba" e per Mina-Celentano); c’è il jazz notturno di “Tutto quello che un uomo” di Sergio Cammariere (scritta con Roberto Kunstler vincitrice del Premio della Critica a Sanremo nel 2003) e il quasi-gospel di “Come la luna”, ma c’è anche “Don Salvatò” di Enzo Avitabile, cantata in napoletano e originariamente incisa dal musicista nel 2009, e c’è il lato ironico e divertente de “L’orto”: la canzone venne già selezionata qualche anno fa e, nel frattempo, presentata a X-Factor 2018 dal suo coautore (con Matteo Santarelli) Mattia Lezi.

Il risultato è classicamente Mina, con qualche momento di inevitabile deja vù, anzi deja écouté: ma il gioco della cantante e del suo team è sempre stato quello di costruire un suono, un’immagine e un repertorio fuori dal tempo e dalle mode - anche se il tempo un po' si sente nella voce che ogni tanto si rompe, quasi a raccontare le fragilità dell'amore.
Risultato centrato, anche in questo caso.

TRACKLIST
01. Buttare l'amore (04:20)
02. Come la luna (03:25)
03. Don Salvato' (03:32)
04. Fino a domani (04:42)
05. Zum pa pa (04:10)
06. Tutto quello che un uomo (04:28)
07. L'orto (04:30)
08. Lascia (04:49)
09. Non ho più bisogno di te (04:07)
10. Un Briciolo Di Allegria (con Blanco) (03:29)
11. La gabbia (04:11)
12. Povero amore (05:30)