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26 dicembre 1967: va in TV "Magical Mystery Tour" dei Beatles

26 dicembre 1967: va in TV "Magical Mystery Tour" dei Beatles
Riscopriamo le sei canzoni della colonna sonora


Di Franco Zanetti

Erano le 20,35 di martedì 26 dicembre 1967 quando in Gran Bretagna l'emittente di stato, BBC1, mise in onda il film appena finito di girare e interpretare dai Beatles, "diretto" sostanzialmente da loro stessi. L'opinione dei critici fu quasi unanimemente negativa; era come se la stampa avesse finalmente trovato il modo di bersagliare i precedentemente sempre "intoccabili" quattro di Liverpool.
Intediamoci, le critiche non erano infondate, benché in buona parte l'incomprensione suscitata dal lavoro fosse stata amplificata dal fatto che era stato girato a colori e venne trasmesso in bianco e nero, e dall'umorismo surreale del quale era permeato, certamente non adatto al clima della serata post-natalizia (il film fu comunque visto da 20 milioni di spettatori, e la BBC ne aveva pagato i diritti 10.000 sterline).
Quella che venne invece recensita positivamente fu la colonna sonora, pubblicata qualche giorno prima di Natale, l'8 dicembre, sotto forma di doppio EP. Conteneva sei canzoni: le ricordiamo qui di seguito, traendo le informazioni da "Il libro (più) bianco dei Beatles" di Franco Zanetti, edito da Giunti.

Magical Mystery Tour (Lennon-McCartney)

La canzone “Magical Mystery Tour”, iniziò a essere lavorata già il 25 aprile. Quattro giorni dopo aver chiuso l’album “Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, i Beatles infatti erano di nuovo ad Abbey Road, dove McCartney, che in quel momento aveva solo un titolo e tre accordi, tentò di entusiasmare i colleghi e di convincerli a contribuire alla costruzione della canzone. La canzone restò giacente fino al 7 novembre, quando il progetto del Magical Mystery Tour venne ripreso e completato. Dalla versione del disco è stato eliminato il parlato di John (“When a man buys a ticket for a Magical Mystery Tour he knows what to expect. We guarantee him the trip of a lifetime, and that's just what he gets. The incredible Magical Mystery Tour!”), conservato però nella versione della canzone che si ascolta nella sequenza introduttiva del film.



Your Mother Should Know (Lennon-McCartney)

La canzone fu scritta da McCartney a casa sua, a Londra, fra aprile e maggio del 1967.


“L’ho scritta in Cavendish Avenue, sull’armonium che tenevo in sala da pranzo. Avevo ospiti zia Gin e zio Harry e un paio di altri parenti, che si trovavano in salotto, dall’altro lato dell’ingresso; andai in sala da pranzo e lavorai qualche ora lasciando la porta aperta, così potevano sentirmi. Immagino che sia per via dell’atmosfera familiare che mi è venuta una canzone così, molto in genere music hall - l’influenza di zia Gin”. “Your mother should know” è inclusa nel film “Magical Mystery Tour” nella sequenza in cui i Beatles, in marsina bianca, scendono da una scalinata a passo di danza (il cosiddetto “Busby Berkeley ending”).



I Am The Walrus (Lennon-McCartney)

La canzone è il frutto della giustapposizione di diversi frammenti di canzoni nati da ispirazioni differenti.


Lennon: “Avevo la frase 'I am he as you are he as we are all together', solo queste due righe scritte a macchina, e poi due settimane dopo ne ho scritte altre due, e poi ho buttato giù il resto, e a quel punto avevo una strofa intera e forse un’altra mezza strofa”. Nell’“eggman” del ritornello molti hanno visto un riferimento a Humpty-Dumpty, il protagonista di una filastrocca per bambini; ma sull’ispirazione per l’“eggman” c’è chi rivendica meriti precisi. Eric Burdon: “L’Eggman ero io - alcuni dei miei amici mi chiamano ‘Eggs’”. Bandita dalla BBC a causa delle frasi “pornographic priestess” e “let your knickers down”, la canzone fu inclusa in una celebre scena di Magical Mystery Tour. Ian MacDonald: “Costituendo l’ultima ondata di marea dell’ispirazione di Lennon per i Beatles, “I am the walrus” è - con l’eccezione, forse, dell’incubo surrealista antinucleare di Dylan “A hard rain’s a-gonna fall” - la più idiosincratica canzone di protesta mai scritta. Anche se l’autore continuò a scrivere per il gruppo canzoni straordinarie, non riuscì più a salire a livelli tanto meravigliosamente alti”.



The Fool On The Hill (Lennon-McCartney)

“The fool on the hill” venne abbozzata da Paul al pianoforte nella casa paterna probabilmente ai primi di marzo del 1967, e lo stesso McCartney dice sia stata ispirata dall’idea di un personaggio come il Maharishi Yogi, il guru della meditazione trascendentale che i suoi detrattori definivano “uno stupido”. La canzone venne registrata e ultimata in alcune sessioni a cavallo dei mesi di settembre e ottobre 1967, e ridotta di circa un minuto e mezzo dalla sua originaria durata, che arrivava a quattro minuti e mezzo. “The fool on the hill” è inclusa nel film “Magical Mystery Tour” con una sequenza girata quasi un mese dopo la conclusione delle riprese ufficiali (3 novembre). Fu realizzata con mezzi poco più che artigianali da Paul, Mal Evans e dal cameraman Aubrey Dewar all’alba del 31 ottobre su una collina alle spalle di Nizza, in Francia.




Flying (Harrison-Lennon-McCartney-Starkey)

Originariamente intitolata “Aerial Tour Instrumental”, “Flying” vanta un primato: è la prima canzone dei Beatles ad essere firmata da tutti e quattro i componenti del gruppo. Inoltre, essendo considerata uno strumentale, “Flying” è anche il primo e unico strumentale pubblicato ufficialmente dai Beatles per la Parlophone/EMI. “Avevamo bisogno di uno strumentale per il film, così una sera in studio proposi di registrarlo appositamente”, ricorda McCartney. Il titolo di lavorazione di “Flying” fa riferimento all’idea iniziale di McCartney per “Magical Mystery Tour”, secondo la quale “il pullman a un certo punto prendeva il volo e portava i maghi fra le nuvole”. In effetti, nel film Flying accompagna immagini di volo, la cui presenza fu resa possibile con un disinvolto espediente. Denis O’Dell, produttore di “Magical Mystery Tour”, aveva collaborato con Stanley Kubrick nel 1964 per “Il dottor Stranamore”. O’Dell ricordò che c’erano molte riprese aeree effettuate durante la lavorazione di quel film e rimaste inutilizzate (erano riprese di sorvolo del Polo Nord), e le mise a disposizione di McCartney - all’insaputa di Kubrick, che poi se ne lamentò.




Blue Jay Way (Harrison)

“Blue Jay Way” nacque l’1 agosto del 1967 a Hollywood, durante il viaggio in California di George Harrison in compagnia della moglie Pattie, Neil Aspinall e “Magic” Alex Mardas. Ricorda Harrison: “”Blue Jay Way” è stata scritta nel periodo in cui avevo preso in affitto una casa a Los Angeles, sulla Blue Jay Way, e c’ero appena arrivato dall’Inghilterra. Stavo aspettando che venissero da me Derek e Joan Taylor, che all’epoca vivevano a Los Angeles. E scrissi una canzone su me che aspettavo. Era scesa la nebbia; e per un po’ i miei amici non riuscirono a trovare la casa”. Nel film “Magical Mystery Tour” Harrison mima “Blue Jay Way” “suonando”, seduto a gambe incrociate, una tastiera disegnata sul pavimento; la sequenza (in cui sono inserite immagini degli altri tre Beatles che fingono di suonare un violoncello) fa ampio ricorso a effetti di rifrazione prismatica e ad abbondante fumo artificiale.