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Sanremo Giovani: i vincitori che accedono all’Ariston

Sanremo Giovani: i vincitori che accedono all’Ariston
Al Teatro del Casinò in scena la finalissima: trionfano Clara, Santi Francesi e Bnkr44.



Di Claudio Cabona
Fino all’ultimo respiro, in palio tre pass disponibili per partecipare al Festival di Sanremo 2024, dal 6 al 10 febbraio, direttamente tra i big: a conquistarli Clara (vincitrice della manifestazione), Santi Francesi e Bnkr44. Dodici i finalisti di Sanremo Giovani, in scena al Teatro del Casinò della città dei Fiori. Otto di loro, ovvero Bnkr44, Clara, Grenbaud, Jacopo Sol, Lor3n, Santi Francesi, Tancredi e Vale LP, hanno superato le varie fasi di selezione del concorso della Rai. Gli altri quattro, Dipinto, Fellow, Nausica, Omini, arrivano invece dal percorso parallelo di Area Sanremo. A votare i partecipanti il direttore artistico Amadeus e la commissione musicale in maniera autonoma e disgiunta con peso sul risultato complessivo delle votazioni del 50% ciascuno. Tutte le performance sono apparse "un contorno" all'annuncio dei titoli delle canzoni dei Big e, nonostante Amadeus abbia sottolineato il contrario, il livello della serata, a livello musicale, non è stato alto.

A dare il via alle danze, in apertura di serata, è Grenbaud con "Mama", tra slang e sound che cambia pelle: il risultato è una performance che non convince. Si prosegue con Clara, già nota come Crazy J in "Mare fuori", sul palco con "Boulevard": una canzone ben interpretata nonostante l'emozione, in realtà più classica di quello che sembra, che prova a svecchiarsi con alcuni passaggi decisivi, prima del ritornello, che ricordano “Origami all'alba”. I molleggiatissimi Bnkr 44, con un mix un po' surreale tra i Gemelli Diversi e i Neri per Caso, si cimentano nella melodica "Effetti speciali". Chitarra e voce, senza strafare, il cantautore molisano Lor3n presenta nel modo giusto “Fiore d’inverno”, un brano più intimo rispetto ai precedenti.


Nausica, con la sua fedele arpa, in “Favole” mischia un cantato tecnico con sfumature black a suoni a tratti urban, non semplice trovare un equilibrio tra tutto. Dipinto, con la sua "Criminali", ricalca tutti i cliché del rap in napoletano, raccontando una storia di disagio che non arriva. Pop orecchiabile quello dei Santi Francesi, vincitori di X Factor 2022, in “Occhi tristi”, con tanto di coro a dare la carica. Tra i migliori rispetto agli altri. “Perle” di Tancredi ha un sapore indie nei suoni e nel cantato con le vocali aperte. La napoletana Vale LP interpreta “Stronza” con vigore (troppo?) e punta tutto su un ritornello abbastanza banale. "Alieno" di Fellow scorre tra cori e un sali-scendi vocale che fa fatica a rimanere addosso. Pezzo che vorrebbe avere echi alla Green Day quello degli Omini: “Mare forza 9oi”. Un pezzo suonato dall’inizio alla fine che rispetto agli altri, almeno, pur non distinguendosi per originalità, regala una scarica. Avrebbero meritato di passare. Chiude il cerchio il sound delicato e poco incisivo di Jacopo Sol con "Cose che non sai".