MUSICA




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La voce è bellissima e fragile: Joni Mitchell è con noi

La voce è bellissima e fragile: Joni Mitchell è con noi
La musicista canadese compie oggi 80 anni


Qualche anno fa, nel 2015, Joni Mitchell aveva sofferto di un aneurisma che l'aveva lasciata semi-paralizzata e parecchi problemi di linguaggio. Si era temuto per la sua vita, si era temuto che non sarebbe più stata bene, di cantare ed esibirsi neppure a parlarne. Ed invece è accaduto l'impensabile. Joni piano piano ha migliorato il suo stato di salute fino a riuscire nuovamente a salire su un palco e al Newport Folk Festival 2022, dopo oltre venti anni dall'ultima volta. Oggi Joni compie 80 anni e noi la vogliamo festeggiare ripubblicando la recensione di "Joni Mitchell At Newport", l'album tratto da quella esibizione tenutasi il 24 giugno 2022.


Immaginatevi la scena: la domenica sera, al Newport Festival, c'è in cartellone "Brandi Carlile & friends". Lei sale sul palco e racconta delle ormai famose "Joni Jam", i raduni a casa di Joni Mitchell in cui un po' di amici musicisti cantano liberamente le sue canzoni, assieme a lei, la più grande cantautrice. "Questa sera io e i miei amici faremo una Joni Jam per voi", dice la Carlile: "Facciamo finta di essere nel sud della California, anche se Newport è lontana dal Laurel Canyon", dice. Poi: "Come faremmo senza la nostra regina?". Ed arriva lei: si è ripresa dall'aneurisma del 2015, ma non sale su un palco, in pubblico, da 20 anni. Una sera del genere poteva non essere immortalata? Così, un anno dopo, eccoci con questo "Joni Mitchell At Newport", accreditato soltanto a lei, anche se è a tutti gli effetti un album collettivo. Ma Joni ne è la regina indiscussa.


C'è un momento che mi taglia in due, ogni volta che ascolto questo disco, che mi aveva già colpito nei video girati dopo il concerto. Parte "A case of you", una delle più belle, intense e toccanti canzoni d'amore di sempre. Parte la voce di Brandi Carlile, perfetta; Joni fa i controcanti, poi la prima strofa che canta da sola è "I would be still on my feet, I would be still on my feet". La voce è bellissima e fragile: Joni Mitchell è con noi. Qualche anno fa sarebbe stato solo impossibile pensarlo. Quest'anno l'esperienza è stata ripetuta, con un concerto questa volta annunciato in anticipo, ovviamente subito esaurito.



A noi rimangono i video, e questo emozionante album: bello nella sue imperfezioni, nel suo essere corale: alla voce della Mitchell e di Brandi Carlile si aggiungono quelle delle Lucius, di Marcus Mumford, di Taylor Goldsmith dei Dawes, tra gli altri. Rimangono il divertimento di brani come "Big yellow taxi" o l'emozione di "Amelia" (preceduto da una storia sulla lavorazione di "Hejira"), e soprattutto di "Both sides now", con quella frase che riassume tutto: "I've looked at life from both sides now/From win and lose and still somehow/It's life's illusions I recall/ I really don't know life at all".


Questo disco è un regalo inaspettato, un magnifico modo di ricordare le illusioni della vita che ci regala la musica e questa voce, questa artista meravigliosa. Impossibile dare un voto, ma se proprio si deve, almeno un 9 a queste canzoni, a questa voce che sono di una bellezza fuori scala.



Una piccola nota finale: il disco è reperibile in formato fisico e in digitale, ma non su Spotify - da dove la Mitchell ha tolto la sua musica assieme a Neil Young in aperta polemica con le politiche della piattaforma. Su Apple Music è mixato in audio spaziale e si sente benissimo.