MUSICA




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Anche a 60 anni il battito di Eros Ramazzotti è infinito

Anche a 60 anni il battito di Eros Ramazzotti è infinito
Il musicista romano, che compie oggi 60 anni, è tra i nostri artisti più internazionali


Di Redazione
La prima canzone, "Rock 80", presentata sul palco di Castrocaro nel 1981; "Cuori agitati" è il primo album pubblicato nel 1985, passando per la partecipazione al festival di Sanremo 1984 nella 'sezione nuove proposte' con "Terra promessa". Il musicista di cui stiamo parlando, lo avrete capito, è Eros Ramazzotti. Di successo in successo l'interprete nato a Roma è giunto sino ai giorni nostri rimanendo una delle figure di maggiore spicco del pop nostrano, ma non solo: anche di quello latino internazionale. Nella giornata di oggi Eros compie 60 anni, lo festeggiamo riportando la recensione del suo ultimo, il quindicesimo di una luminosa carriera, "Battito infinito" pubblicato nel settembre del 2022.


“Battito infinito”, il nuovo disco di Eros Ramazzotti ideale seguito di “Vita ce n’è” del 2018, si compone di dodici brani inediti, alla composizione dei quali hanno contribuito, tra gli altri, Cheope (Alfredo Rapetti Mogol), sua figlia Aurora ("con la quale ho un'ottima intesa, sia umana che professionale", precisa lo stesso artista), Colapesce & Dimartino, il figlio di Biagio Antonacci Paolo, Bungaro, Edwyn Robert, Piero Romitelli, Marco Colavecchio, Emilio Munda, Febo, Gerardo Pulli e la latin star Alejandro Sanz (anche ospite al microfono nel secondo singolo estratto dall’album, “Sono”), per la produzione dello stesso Ramazzotti in collaborazione con Nicolò Fragile e Celso Valli.


Il brano conclusivo dell'album, "Ogni volta che respiro", è stato scritto per la parte musicale dal compianto Ennio Morricone, con un testo firmato da Mariella Nava. Oltre a quello con Sanz, nel disco è presente un altro duetto, con Jovanotti, sul brano "Figli della terra". A completare la squadra intervenuta in studio al fianco del cantautore romano è impossibile non citare musicisti d’eccezione come l’asso losangelino della chitarra Michael Landau e Keith Carlock, batterista in passato già alla corte di star internazionali come Sting e James Taylor.



Il disco si apre con “Battito infinito”, ballata al pianoforte al testo della quale hanno contribuito Aurora e Cheope, seguita dal primo estratto “Ama” e da “Madonna de Guadalupe”, sterzata verso le atmosfere latin firmata insieme a - tra gli altri - Colapesce e Paolo Antonacci, figlio di Biagio. Dal Sudamerica ci si sposta ai dancefloor anni Settanta con “Ritornare a ballare”, “fino a quando si può / almeno fino a quando arriva il sole e andare fino a dove si può / lasciandosi alle spalle ogni dolore inutile”, per poi tornare all’attualità con “Figli della Terra”, featuring con Jovanotti - firmato da Colapesce e Dimartino, con la collaborazione di Jovanotti in veste di co-paroliere - che riporta l’attenzione sul rispetto per l’ambiente e la sostenibilità.


Sempre il duo di “Musica leggerissima” trova spazio nei crediti di “Eccezionali”, brano - alla composizione del quale ha preso parte anche, oltre allo stesso Ramazzotti, Daniel Bestonzo - che sfrutta un’atmosfera vagamente retro-pop per tornare a tematiche più intime (“abbiamo segni sulla pelle / siamo la somma di piccole guerre / vinte con l’amore dentro di noi / un’arma segreta”, che - nella tracklist - precede “Sono”, il secondo estratto da “Battito infinito” impreziosito dal featuring della latin star Alejandro Sanz.


“La vita è una magia / perché la tua vita è anche un po’ la mia”, canta Ramazzotti in “Magia”, brano dedicato al figlio Gabrio che precede “Nessuno a parte noi”, ballad per piano e voce prodotta con il contributo di Celso Valli che precede il dittico finale composto da “Ti dedico” e “Ogni volta che respiro”, brano composto da Ennio Morricone per il testo del quale la voce di “In ogni senso” si è affidato alla penna esperta e raffinata di Mariella Nava.