Nel blu dipinto di blu: addio a Franco Migliacci
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Angelo Vitolo

“Nel blu dipinto di blu” fu uno dei suoi più grandi successi: è morto all’età di 92 anni Franco Migliacci, paroliere, produttore discografico, attore, editore musicale e talent scout italiano.

Una carriera lunghissima. Scrisse per Mina, Milva, Patty Pravo, Gianni Morandi (Andavo a cento all’ora, Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte, In ginocchio da te e soprattutto C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones). E fu anche l’autore dei testi di Il cuore è uno zingaro per Nada, Che sarà (José Feliciano e Ricchi e Poveri), Ancora per Eduardo De Crescenzo, Rocking Rolling per Scialpi, T’appartengo per Ambra Angiolini.

Parole indimenticabili, che hanno fatto la storia della canzone del nostro Paese, versi che tutti ricordano, cantati da artisti stranieri, entrati nella storia del cinema e dell’immaginario internazionale. Nato a Mantova nel 1930 Migliacci studiò a Firenze dove il padre, sottufficiale della Guardia di Finanza, era stato trasferito nel 1934. Svogliato negli studi di ragioneria, preferì subito per il suo futuro la musica e tutte le arti. Fu infatti anche illustratore, e disegnò storie per i giornali per bambini e per autori di prestigio: ‘Bambola’ e ‘Lupettino’ diretti da Nino Capriati, ‘Il Pioniere’ diretto da Gianni Rodari.

Poi, l’incontro con Domenico Modugno durante i provini del film ‘Carica eroica’: da allora furono inseparabili. Nacque così, nel 1957, la celeberrima ‘Nel blu dipinto di blu’ (Volare), diventata inno e simbolo dell’Italia nel mondo. Poi, nel 1960, la scrittura per altri artisti: Mina, Milva, Fred Bongusto, Rita Pavone e Patty Pravo, Gianni Morandi.

Negli anni ’90, la realizzazione dell’album ‘T’Appartengo’ di Ambra Angiolini, grande successo della generazione di quegli anni, la dimostrazione della sua arte nel misurarsi con il linguaggio e i gusti del Paese. Ma anche sigle di cartoni animati come ‘Daltanious’, ‘Heidi’, ‘Le nuove avventure di Lupin III’ e Mazinga’.