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La Scala chiude il tour fra gli applausi, Chailly 'Verdi vince'

La Scala chiude il tour fra gli applausi, Chailly 'Verdi vince'
Applausi e sold out in otto tappe

Dovunque": è soddisfatto il maestro Riccardo Chailly della tournée europea di coro e orchestra della Scala che il 12 settembre si è chiusa fra gli applausi al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi, ultima delle otto tappe che hanno portato le compagine della Scala dall'Arena di Verona, all'inaugurazione della stagione della Konzerthaus di Vienna a quella della Elbphilharmonie di Amburgo.
Verdi è stato infatti il protagonista assoluto di un programma dedicato a quarant'anni della sua attività attraverso cori e preludi, dal Nabucco, scritto nel 1842, alla seconda versione del Simon Boccanegra del 1881, un excursus di quarant'anni fra pagine notissime e meno conosciute, brani potenti, cori 'furiosi' o dolenti, che la Scala ha già trasformato in un disco, registrato dal vivo in teatro, pubblicato lo scorso febbraio da Decca.

Dopo la sinfonia del Nabucco, subito il 'Va', pensiero' ha conquistato con la sua dolenza il pubblico che è stato accompagnato in un viaggio attraverso, I lombardi alla prima crociata, Ernani, il Don Carlo (che inaugurerà la prossima stagione) e ancora il Trovatore e la sinfonia della Forza del destino (in programma per l'inaugurazione 2024) che da sola, spiega Chailly, "contiene l'intera opera". Un viaggio che ha conquistato il pubblico di Paesi diversi con una lunga serie di sold out. Di questi tempi, con l'aumento dei costi e i ritardi nel traffico aereo, organizzare una tournée - con circa 220 persone da spostare - è complicato. E non sono mancati gli imprevisti come il concerto cancellato a Bruxelles perché il charter che avrebbe dovuto portare l'orchestra in Belgio da Aalborg è rimasto bloccato a Marrakesh a causa del terremoto e non è arrivato in tempo in Danimarca. Contrattempi e ritmi serrati, che però a Chailly non sono pesati, perché alla fine "vince Verdi".