MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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Chi vincerà Venezia 80? I nostri pronostici

Chi vincerà Venezia 80? I nostri pronostici: il toto-Leone, i favoriti, i papabili, delusioni e momenti cult

Pochi divi americani (Jessica Chastain, Adam Driver, Patrick Dempsey), molti italiani (Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Pietro Castellitto…) e altrettanti francesi (Lou de Laâge, Guillaume Canet, Vincent Lindon, Ramzy Bedia).

La Mostra di Venezia 80 è stata un’edizione con meno star USA del solito e qualche delusione (Priscilla, La bête e, in parte, Ferrari), ma con varie opere da ricordare (Hit Man, Daaaaaalì, The Wonderful Story of Henry Sugar…). A volte i titoli più sorprendenti e i veri “colpi di fulmine” erano Fuori concorso o nella sezione Orizzonti (Day of the Fight), ma anche il Concorso ha riservato alcune opere potenti (su tutte, The Green Border e Io Capitano).



Qui analizziamo, premio per premio, i possibili vincitori di Venezia 80, i nostri preferiti, il “miglior bacio” per finzione e le battute cult. Buon fine Mostra a tutti!

Pronostici di Venezia 2023: il Toto-Leone
Poor Things di Yorgos Lanthimos foto ufficio stampa
Sarà “Poor Things” di Yorgos Lanthimos a portarsi a casa il Leone d’Oro? Di sicuro il film è dato tra i vincitori di almeno un premio a Venezia 2023 (foto ufficio stampa)

«Holland? Garrone? Lanthimos?». Da alcuni giorni si rincorrono voci, scommesse, preferenze – più o meno condivisibili – fra i critici, il pubblico dei cinefili e qualche produttore.
Qui sotto elenchiamo, premio per premio, i titoli per noi più papabili per i premi della Mostra del cinema 2023 (quando ci sono più titoli, per primo e in grassetto trovate quello che a noi risulta avere più chance). In attesa di domani sera, quando scopriremo cosa ha scelto la giuria presieduta da Damien Chazelle (in concorso a Venezia nel 2016 con La La Land).



Leone d’oro: Poor Things di Yorgos Lanthimos, The Green Border di Agnieszka Holland, Io Capitano di Matteo Garrone

Migliore regia: Agnieszka Holland per The Green Border o Yorgos Lanthimos per Poor Things
Coppa Volpi – migliore attore: Caleb Landry Jones per DogMan di Luc Besson, Peter Sarsgaard per Memory di Michel Franco
Coppa Volpi – migliore attrice: Jessica Chastain per Memory
Premio speciale della giuria: Origin, Maestro, Io Capitano
Migliore sceneggiatura: El Conde, La bête
Premio Mastroianni giovane emergente: Seydou Sarr per Io Capitano di Matteo Garrone o Cathalina Geeraerts per Holly di Fien Troch


I nostri film preferiti del concorso e delle altre sezioni
Abbiamo amato The Green Border di Agnieszka Holland che speriamo venga premiato come miglior film. E poi Io Capitano di Matteo Garrone, racconto tra l’epico e l’onirico di due ragazzi senegalesi in viaggio verso l’Italia (non perdetelo in sala questo weekend!). Poor Things ha alcune sequenze di grande cinema, ma come spesso accade nei film di Lanthimos – a tratti – eccede in maniera.
Nel Fuori concorso hanno brillato il gioiello Hit Man di Linklater (il vero mistero è perché non fosse in concorso), il manifesto surrealista Daaaaaalì di Quentin Dupieux. E in Orizzonti Day of the Fight con Michael Pitt e il quasi western irlandese (ambientato negli anni Settanta, epoca bombe dell’IRA) In the Land of Saints and Sinners con Liam Neeson.


La nostra personale delusione del concorso: Priscilla di Sofia Coppola
Con Priscilla Sofia Coppola porta sullo schermo l’autobiografia di Priscilla Beaulieu Presley, Elvis and Me (inedito in Italia). Elvis ne esce come un bambino ottuso, malcresciuto, impasticcato e viziato. Nel libro l’ex moglie poteva anche scriverne e rappresentarlo proprio così (per quanto fosse già morto all’epoca della pubblicazione del libro). Ma una regista?! Sofia Coppola avrebbe potuto renderlo forse perfino più “*******o” o “mostro”, ma “bambacione”, apparentemente senza vero carisma, né fascino… Qui nemmeno sa ballare bene: nel prefinale si intravede Elvis-Jacob Elordi – di spalle – mentre su un palco muove il bacino vestito da “Pelvis”.
La migliore battuta del film è quella di una suora che si rivolge così al “King”: «Che il Signore sia con te… e con le tue anche!».
Bella la colonna sonora non originale d’epoca scelta dal music supervisor Randall Poster.

(AMICA)