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Roger Waters, 80 anni tra musica e impegno politico

Roger Waters, 80 anni tra musica e impegno politico
L'ex Pink Floyd reinterpreta The Dark Side Of The Moon Redux

Ottanta di musica, ma anche di impegno politico, di polemiche, di lunghe battaglie legali con gli ex compagni di band dei Pink Floyd.

Roger Waters si avvia a spegnere le ottanta candeline, senza aver mai abbandonato il suo carattere schietto e diretto, né la sua voglia di stupire.
Nato il 6 settembre 1943 a Great Bookham, nel Surrey in Gran Bretagna, Waters continua a non avere nessuna intenzione di andare in pensione.


Il 6 ottobre pubblicherà The Dark Side Of The Moon Redux, una reinterpretazione ambiziosa di uno degli album più famosi ed acclamati della storia a 50 anni dalla sua registrazione originale. I brani che anticipano l'uscita, Time e Money, fanno pensare a una versione più intimista del disco originale.
Perché nonostante Waters, autore e bassista, abbia lasciato quasi 40 anni fa la band - fondata con Nick Mason, Richard Wright, con i quali aveva messo su già una prima band ai tempi della scuola, e Syd Barrett - per divergenze creative la sua storia personale e professionale è rimasta legata a doppio filo a quella dei Pink Floyd, una delle band più importanti, amate e di successo di sempre. Un numero su tutti: The Dark Side of The Moon (che ha venduto almeno 50 milioni di copie) è stato in classifica per 741 settimane dal 1973 al 1988.
Noto il suo impegno politico, non ha mai nascosto le sue simpatie di sinistra (fiero oppositore negli anni '80 di Margaret Thatcher e del materialismo occidentale), e quello pacifista. La guerra è un tema ricorrente nella sua poetica tormentata. Il trauma di non aver conosciuto il padre (morto durante lo sbarco di Anzio, di cui è stato nominato nel 2014 cittadino onorario) lo ha condizionato per tutta la vita, sia nella produzione con i Pink Floyd (The wall che rappresenta il tema dell'incomunicabilità, The Final Cut) che in quella solista (Amused to Death). A segnarlo anche il dramma di Syd Barrett, il genio folle con cui aveva fondato i Pink Floyd e che a causa dell'abuso di LSD arrivò alla pazzia e a vivere come un recluso.
Tutta la carriera dei Floyd è costellata di omaggi a Barrett (da Wish You Were Here a Shine On You Crazy Diamond).