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Addio al soprano Renata Scotto, una delle voci più amate del belcanto

Addio al soprano Renata Scotto, una delle voci più amate del belcanto

È scomparsa a 89 anni il soprano Renata Scotto, tra le voci più amate della lirica italiana.

Era nata a Savona nel 1934. Dopo aver studiato canto a Milano con Emilio Ghirardini e Mercedes Llopart, debuttò a Savona in La Traviata (1953). L'anno successivo interpretò lo stesso ruolo al Teatro Nuovo di Milano, vinse il primo premio al concorso per voci nuove del conservatorio milanese e cantò per la prima volta alla Scala, accanto a Renata Tebaldi e Mario Del Monaco, nella Wally di Catalani, diretta da Carlo Maria Giulini. Conquistò fama internazionale quando sostituì Maria Callas in una rappresentazione della Sonnambula al Festival di Edimburgo (1957), dando così inizio a una brillante carriera che l'ha portata a esibirsi in tutti i più importanti teatri lirici del mondo nei ruoli più significativi del repertorio tradizionale (Chicago, Opera, La Bohème, 1960; Londra, Covent Garden, Madama Butterfly, 1962; New York, Metropolitan, Lucia di Lammermoor e L'elisir d'amore, 1965; Maggio musicale fiorentino, La Vestale, 1968; Milano, La Scala, I vespri siciliani, 1970).

Nel tempo ha ampliato il suo repertorio con Luisa Miller, Faust, Rigoletto, Un ballo in maschera, Il Trovatore, Norma, Anna Bolena grazie a una tecnica ben salda, agilità vocale, dolcezza di timbro e temperamento drammatico. Come aveva dichiarato in un'intervista al New York Times del 1978, «sono un'attrice, ma anche una cantante. Anche quando sono profondamente coinvolta nel personaggio, non dimentico di essere sul palco. Se mi controllo, non esagero mai. Se non mi controllo, impazzisco. Ricordo che la prima volta che ho cantato Butterfly ho iniziato a piangere. Ero finita».

Dopo il ritiro dalla scene, oltre all'insegnamento, si è anche dedicata alla regia, curando la messa in scena di Madama Butterfly al Metropolitan di New York (1986) e all'Arena di Verona (1987). Dal 1997 era accademica di Santa Cecilia.