MUSICA




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Il disco del giorno: Gioacchino Rossini, "Sonate per archi"

Il disco del giorno: Gioacchino Rossini, "Sonate per archi"
Consigliato e raccontato da Carlo Boccadoro
Il disco del giorno: Gioacchino Rossini, "Sonate per archi"
Di Carlo Boccadoro
Gioacchino Rossini
Sonate per archi (Cd DG 413 310-2)

Composte nel 1804 quando Rossini aveva solo dodici anni, queste sonate sono lavori già perfettamente compiuti sotto il profilo tecnico e stilistico; sembra difficile crederlo, eppure dopo pochi secondi la sua personalità è inconfondibile.
Secondo una delle leggende che circondano la figura di questo musicista, sarebbero state scritte in soli tre giorni.

Sia vero o no, il fatto descrive bene il carattere dell’ispirazione presente in questi pezzi, che sembrano sgorgati di getto rivelando una freschezza inattaccabile che si rinnova con piacere ad ogni ascolto. Lo spumeggiante dinamismo delle partiture si sposa perfettamente con il virtuosismo della scrittura, altra tipica caratteristica rossiniana; in questo caso si aggiunge anche l’ulteriore originalità dell’inserimento di numerosi passaggi solisti per il contrabbasso, dato che fu proprio il contrabbassista Agostino Triossi a commissionare queste opere. La scelta era per l’epoca ardita, dato che allora questo strumento si limitava generalmente a fornire un supporto armonico e raramente veniva investito di responsabilità melodiche.

Si tratta di composizioni di notevole impegno esecutivo che richiedono grandi capacità di controllo della dinamica, abilità tecnica, perfetto controllo dell’assieme; eppure ad ascoltarle sembra tutto così facile e immediato che le difficoltà scompaiono, lasciando il posto a un panorama dove melodie efficacissime si intrecciano con passaggi di bravura sempre sorretti da ciò che Rossini considerava l’elemento primario della musica, il ritmo. Nessuna lungaggine disturba la perfezione formale di questa musica, che utilizza la classica forma tripartita investendola di luce propria.

La trasparenza della scrittura richiede un ensemble strumentale di qualità superiore che sia in grado di dosare con sapienza volumi e colori, mantenendo un equilibrio assoluto nell’esposizione delle frasi: si può dire senza esitazione che la Camerata Bern diretta da Thomas Füri (anche violino di spalla) possiede queste caratteristiche in maniera mirabile e vi aggiunge anche una brillantezza di suono che rende completa giustizia alle note rossiniane. I movimenti rapidi non cadono mai nel marionettismo iperveloce con cui molti interpreti sfigurano Rossini (scambiando il suo sublime umorismo per mera buffoneria) e gli Adagi hanno carattere caldo e appassionato.



Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.

Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.