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A scuola di rock con Elvis Costello e gli Imposters

A scuola di rock con Elvis Costello e gli Imposters
Terzo album in meno di un anno: una nuova versione di "A boy named if"
Recensione del 30 nov 2022 a cura di Gianni Sibilla


VOTO 7/10
La recensione
C'è un momento che da solo vale questo disco: è quando Elvis Costello guida gli Imposters dalla sua "Penelope Halfpenny" al classico dei Byrds " So You Want To Be A Rock ‘N’ Roll Star". 5 minuti di pura grazia rock 'n' roll. Benvenuti al terzo album in un anno di Elvis Costello

Tre album in un anno
"Penelope Halfpenny" è una canzone originariamente contenuta nel primo dei tre lavoro che Costello ha pubblicato quest'anno, "A boy named if", a cui sono seguiti il debutto (dopo 50 anni...) dei Rusty e questo "Alive At Memphis Magnetic".

"A boy named if" è valso pure una nomination ai Grammy: non lo si può neppure chiamare un ritorno, perché arriva dopo due album ottimi come "Look Now" e "Hey Clockface" (2018 e 2020). Ma è uno spettacolo vero risentire Costello - uno che nella sua carriera ha frequentato quasi ogni genere musicale possibile - ributtarsi nel suono elettrico di una band. Lo si capisce ancora di più qua: 10 canzoni incise live in studio tra la fine del 2021 e la primavera del 2022, quando i musicisti si sono ritrovati di persona in studio, dopo avere inciso "A boy named if" a distanza nel lockdown.

Uno stato di grazia
Di momenti come quello citato in apertura, ce ne sono in abbondanza. Sia di cover, come "Out Of Time" degli Stones, seguita da "Here, There And Everywhere" dei Beatles. Sia di momenti in cui la band gira a mille: una lunga e stupenda versione di "A boy named if" che sfocia in un'altra cover, "Let me roll it" dei Wings di Paul McCartney. O la rilettura (riscrittura?) di un classico del suo catalogo, "Everyday I Write The Book" che da pop intelligente diventa una ballata elettrica da manuale - merito anche della presenza come chitarra aggiuntiva di Charlie Sexton (noto per i suoi trascorsi nella band di Bob Dylan, tra le altre cose).

Chiude il tutto un divertissment, un remix di "Magnificent Hurt" con il duo giapponese Chelmico - che giustifica la copertina ma è forse la cosa meno interessante del disco.

Ho controllato: sono 17 anni che Elvis Costello non suona in Italia con la sua rock band: gli Imposters sono passati da queste parti una volta sola, nel 2015, mi ricordo un bel concerto all'Auditorium di Milano, con il teatro non proprio pieno; qualche volta nei decenni precedenti era arrivata l'incarnazione precedente della band, gli Attractions.
Un peccato: questo album mostra come, a 68 anni, Elvis Costello porti ancora a scuola generazioni di presunti rocker.



TRACKLIST
#1
01. Farewell, OK (02:54)
02. The Boy Named If (04:24)
03. Penelope Halfpenny (02:57)
04. The Difference (03:45)
05. What If I Can't Give You Anything But Love? (04:03)
06. Paint The Red Rose Blue (04:46)
07. Mistook Me For A Friend (04:13)
08. My Most Beautiful Mistake (04:47)
09. Magnificent Hurt (03:13)
10. The Man You Love To Hate (04:53)
11. The Death Of Magic Thinking (03:31)
12. Trick Out The Truth (04:53)
13. Mr. Crescent (03:39)

#2
01. Magnificent Hurt - Memphis Magnetic Version (03:18)
02. Truth Drug - Memphis Magnetic Version (01:40)
03. Penelope Halfpenny - Memphis Magnetic Version (03:24)
04. So You Want To Be A Rock ‘N’ Roll Star (02:16)
05. What If I Can't Give You Anything But Love? - Memphis Magnetic Version (04:53)
06. The Boy Named If - Memphis Magnetic Version (05:30)
07. Let Me Roll It (03:21)
08. Everyday I Write The Book - Memphis Magnetic Version (04:48)
09. Out Of Time (04:03)
10. Here, There And Everywhere (02:27)
11. Magnificent Hurt - Remix (03:33)