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Le star di Sanremo si prendono pure l'estate

Le star di Sanremo si prendono pure l'estate
I protagonisti del Festival si prendono ora anche le classifiche estive: da Tananai a Rkomi.

Di Redazione

Da Sanremo alle spiagge, senza soluzione di continuità. I protagonisti del Festival, dopo aver conquistato le classifiche lo scorso inverno (i brani in gara hanno collezionato fino ad oggi complessivamente 23 Dischi di platino e 7 Dischi d'oro, vendendo l'equivalente di 2,6 milioni di copie tra stream e download), si prendono ora anche quelle relative ai brani più ascoltati e trasmessi dalle radio di quest'estate. La playlist "Gelato Time" raccoglie le loro hit, da ballare sulle spiagge o da cantare in auto verso il mare con i finestrini abbassati.


Tananai, la vera rivelazione dell'ultimo Festival condotto da Amadeus, dopo aver sbancato con "Sesso occasionale" e con "Baby god****", mentre si gode il successo inarrestabile de "La dolce vita" con l'amico Fedez e Mara Sattei, da solo prova a ritagliarsi uno spazio tutto suo con "Pasta". È il suo momento, d'altronde, e il 27enne cantautore milanese vuole goderselo: il nuovo singolo racchiude la sua anima più elettronica dell’artista e, come la hit “Baby God****”, è stata scritta, composta e prodotta interamente da Tananai. Presentata per la prima volta live durante la tournée nei club completamente sold out dello scorso maggio, la canzone è uno sfogo musicale e ritmico quasi viscerale, che invita l’ascoltatore ad abbandonare per un momento l’ansia e le preoccupazioni della quotidianità, staccare la mente e ballare per scaricare la tensione. Le sonorità e l'attitudine urban si fondono con il mondo del clubbing dando vita a un brano con una top line martellante e la cassa dritta: impossibile non cantare, impossibile stare fermi.

Blanco, che il Festival lo ha vinto insieme al sodale Mahmood (un re dei tormentoni estivi che però a questo giro ha preferito restare fermo, tirandosi fuori dalla corsa al tormentone), dopo "Brividi" rilancia "Nostalgia", in cui ritrova la libido e la grinta dei pezzi più rock del suo album d'esordio "Blu celeste": la produzione è sempre di Michelangelo, braccio destro del 19enne cantautore di Calvagese della Riviera, che valorizza le linee melodiche del brano, in cui convivono rabbia e malinconia, carnalità e delicatezza, slancio e insicurezza. Stati d'animo, tutti questi, che prendono vita grazie all'interpretazione di Blanco, con quel graffio capace di contenere molteplici strati emotivi.

In attesa di vederlo dietro al bancone dei giudici della prossima edizione di "X Factor", che condividerà insieme a Fedez, a Ambra Angiolini e a Rkomi (anche lui impegnato nella corsa al tormentone dopo il Sanremo così così di "Insuperabile", che pure s'è presa una rivincita nelle classifiche dopo il Festival, con "Ossa rotte"), Dargen D'Amico con "Ubriaco di te" - tratto dal suo ultimo album "Nei sogni nessuno è monogamo" - rinuncia alla critica sociale che faceva da sfondo alla melodia ultrapop della sanremese "Dove si balla" per raccontare stavolta il lato più leggero dell'amore, quella ubriacatura sentimentale che rende la vita più spensierata, divertente e imprevedibile. Un pezzo ritmato, funky, caratterizzato da un groove perfetto per ballare in spiaggia fino a tarda notte.