MUSICA




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Vanoni: «Mina non parla più con nessuno»



Il Fatto Quotidiano intervista Ornella Vanoni. Racconta diversi episodi del suo passato, aneddoti su cantanti e altri personaggi famosi con cui ha condiviso le scene. A partire da Franco Califano.

«Lui bellissimo, io niente male. Quando la Venier mi ha detto in diretta: non ci credo che non avete fatto l’amore, le ho risposto: siete tutte zoccole. Io e Califano eravamo solo amici».

Anche Dalla, per lei, era bello.

«Lo diventava per la genialità. Eravamo molto legati, mi chiamava ‘Tesora’».

Sul brasiliano Chico Buarque:

«Scoprii presto quel Paese, erano tutti adoni, prima che si americanizzassero. Una sera con Chico andammo in una churrascaria per parlare di lavoro, alla fine scordammo di cosa per quanto eravamo ciucchi. Con Veloso passeggiavo per Ipanema, terrorizzati dai calabroni giganti. Anche lui ne aveva paura: eppure era stato messo al muro, con Gilberto Gil. Un’esecuzione a salve».

In Argentina diventò famosa.

«Finché un giornalista di Buenos Aires non riprese una battuta che avevo fatto in tv da Minà. Proibirono i miei dischi, non potevo cantare laggiù. A Roma degli argentini mi sputarono da una macchina in corsa».

Ha condiviso la scena anche con Walter Chiari.

«Un mattatore. Peccato dicesse alla moglie Alida Chelli che volevo intrufolarmi in camera sua di notte. Lei non gli credette. Una sera alla Capannina lo lasciai sul palco da solo e me ne andai a metà spettacolo. Questione di rispetto, l’avevo imparato da Strehler».

Con Mina non si sente più.

«Non parla con nessuno, ai tempi belli ci frequentavamo. Tanti anni fa vado al cinema con mio figlio Cristiano, era piccolo, Il Libro della Giungla. Mi chiese una caramella, non ne avevo. E lui: Mina ne ha sempre per me e Paciughino. Ero seconda pure come madre».