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Primo Maggio 2022 Roma: cosa è successo al Concertone.

Primo Maggio 2022 Roma: cosa è successo al Concertone. Commenti
La maratona musicale della Festa dei Lavoratori torna in piazza San Giovanni: ecco com'è andata

Di Elena Palmieri

Dopo due anni il Concerto Primo Maggio Roma è tornato in piazza San Giovanni in Laterano, e la risposta è stata un'affluenza numerosa di pubblico che ha accolto gli artisti e gli ospiti della maratona musicale con entusiasmo e partecipazione. Con simpatia e senza prendersi troppo sul serio, uno dei promossi di questa edizione della manifestazione è Bugo, improvvisatosi presentatore accanto ad Ambra Angiolini, ormai un’istituzione del Concertone. Tra gaffe trasformate in battute innocenti, momenti di serietà e di complicità con Ambra, inappuntabile nel tenere le redini della conduzione dell’evento e la cui presenza è stata salvata in extremis da un test negativo al Covid, il cantautore lombardo nei panni di conduttore si è rivelato una piacevole sorpresa.

Il messaggio che ha aperto l’edizione 2022 del Concerto Primo Maggio Roma, “La musica è il linguaggio che ci unisce da sempre”, è stato lanciato dal palco di piazza San Giovanni durante la performance della band ucraina dei Go_A, che hanno eseguito una cover di “Imagine” di John Lennon. Saranno la potenza e la speranza intrinseche del classico dell’ex Beatle, ma con la performance della formazione di Kiev guidata da Kateryna Pavlenko si viene a creare uno dei bei momenti volti a lanciare un messaggio per la pace, contro la guerra e la violenza. Non come il siparietto di Valerio Lundini e i Vazzanikki, che hanno proposto una “canzone” dal titolo "La guerra è brutta”, inframmezzata da un siparietto poco elegante e privo di una buona comicità, con un collegamento telefonico fittizio e privo di spirito con “il presidente della federazione russa Vladimir Putin”.

.Tra le altre performance musicali promosse della prima parte di questo Concertone 2022, si sono viste quella della vincitrice di 1MNEXT Mille (leggi qui il profilo), e quella di Mecna, che ha portato il pubblico dentro la propria musica e alcuni dei brani più rappresentativi del suo repertorio con l’esecuzione di un medley composto da - per la gioia dei fan della prima ora - “31/07”, “31/08” “31/09”. Alla versione di “Redemption song” di Bob Marley proposta da Venerus, invece, sembrava che mancasse un po’ di carattere, soprattutto perché eseguita da un artista noto per regalare di solito performance interessanti e musicalmente di buon livello. Mentre i Ramona Flower e i “nostri” Le Vibrazioni hanno portato sul palco l’energia di cui si ha bisogno e i Coma_Cose hanno saputo far cantare e ballare il pubblico.

Con l’inizio della seconda parte, il livello di questa edizione priva di artisti internazionali, colpi di scena e sorprese - oltre che di polemiche, evitate anche da parte di Fedez, reduce dal discorso dello scorso anno, dopo una sua stories diventata il messaggio letto sul palco alla fine della serata - del Concertone si è notevolmente alzato grazie alla potenza emozionale della voce di Veronica Lucchesi e la carica de La Rappresentante di Lista, che hanno toccato l’intero pubblico di piazza San Giovanni e i telespettatori proponendo brani non scontati tratti dal proprio repertorio, accanto ovviamente al brano che li ha fatti conoscere al pubblico nazionalpopolare a Sanremo lo scorso anno, “Amare”, e la canzone-tormentone che li ha confermati al Festival quest’anno, “Ciao ciao”.

Dal canto suo .Max Pezzali ha riportato tutti indietro nel tempo con due classici degli 883, accompagnato da una band che ha dato al set una marcia in più, mentre Ariete ha dato prova ulteriore del suo talento e Coez ha abbracciato la sua Roma con generosità. Grazie al suo talento vocale Marco Mengoni ha trasformato il folk del classico di Bob Dylan, “Blowin` in the wind”, in una ballata elegante e Carmen Consoli ha brillato di energia pura sul palco con il supporto di Marina Rei alla batteria, con cui forma da tempo una coppia di musiciste vincenti. Il rock di Enrico Ruggeri e l’energia di Fabrizio Moro, rianimano il pubblico e Mace insieme ai suoi ospiti chiude con l’incontro di tante voci e modi sonori diversi il Concertone 2022.

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E' stata un'occasione per riprendere discorsi lasciati in sospeso - e per avviarne altri ex novo - il Concertone del ritorno alla normalità. C'era piazza San Giovanni piena come non lo era stata da almeno otto anni a questa parte: altro che pre-Covid. Su questo fronte, la missione del Primo Maggio 2022 può dirsi compiuta. Occorreva capire, nel primo giorno senza restrizioni (almeno per gli spettacoli all'aperto) se il pubblico avesse ancora fame di musica dal vivo. E sì, l'ha.
Inevitabile, poi, era la ripresa del processo di rinnovamento del Concertone. Massimo Bonelli, che la maratona musicale dei sindacati la organizza dal 2015, il giorno prima dell'evento - incontrando i giornalisti - era stato molto chiaro nel dettare la sua ricetta per il nuovo corso del Primo Maggio: un po' di avanguardia, qualche artista storico e tanti giovani, perché piazza San Giovanni diventi "l'emporio della musica italiana".
E di giovani ce n'erano parecchi, in diversi casi talmente giovani da vederli quasi spaesati. E questo, a prescindere dai gusti musicali personali, è un bene: il backstage del Concertone un tempo era un tripudio di pacche sulle spalle e abbracci tra vecchi amici, che però spesso erano sempre quelli. Offrire un palco del genere a chi a oggi non è andato oltre i club significa iniziare a costruire un rete di relazioni e consolidare un panorama, a patto che questa opportunità si accompagni alla giusta dose di curiosità e apertura mentale. Qualità che, in genere, ai giovani non mancano.
I nomi storici, pattuglia variegata che anagraficamente abbracciava - arrotondando per difetto - un paio di generazioni, sono stati bravi a non salire in cattedra e a far pesare la propria autorevolezza solo attraverso il proprio mestiere, che, a conti fatti, è la migliore eredità che si possa lasciare alle nuove leve. Sempre che le nuove leve la vogliano accettare, perché - come ci aveva detto tempo fa un cantante che qualche anno dopo sarebbe diventato (anche) un giudice di talent show - "un ragazzo di vent'anni che fa musica deve essere convinto che gli altri non capiscano un *****, e di avere la verità in mano, sennò ha già finito prima di cominciare".
In ultimo, ha fatto bene Cisco - intervistato nel backstage - a essere molto chiaro riguardo le sue perplessità sul nuovo corso impresso all’evento. E ha fatto ancora meglio Bonelli a invitarlo, soprattutto se ne era al corrente. Perché crescere ed evolversi è un processo che implica il confronto, il dialogo - anche acceso - e l'uscita dalla proverbiale comfort zone, sia da parte di chi suona che di chi ascolta. Un Concerto del Primo Maggio solo abbracci e pacche sulle spalle sarebbe solo un ritorno al vecchio Concertone. Di nuovo.
[Davide Poliani]

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La cronaca dell'evento:

00:00 - Le Vibrazioni tornano sul palco del Concertone per eseguire un’altra canzone, “Così sbagliato”, brano presentato in gara da Sarcina e compagni al Festival di Sanremo 2018. Il frontman della band milanese e Ambra Angelini, dopo aver intonato insieme a cappella “Vieni da me” e “Bella ciao” con il pubblico, introducono poi insieme l’esibizione di Mace (qui la videointervista), l’ultimo artista in programma al Primo Maggio. Il produttore milanese, che ha dato alle stampe il suo ultimo album “Obe” lo scorso anno, propone “Ayahuasca” con Colapesce, “Senza fiato” con Joan Thiele e Venerus, con il quale esegue anche “Dal tramonto all’alba” con Gemitaiz. La diretta televisiva del Concerto Primo Maggio Roma 2022 si conclude con Ambra Angiolini che legge un messaggio di Fedez, il quale recita: "Buon Primo Maggio e buon Concertone a tutti. Avrei voluto essere lì ma credo che il mio invito si sia perso".

23:30 - “Non mi avete fatto niente”, il brano vincitore Sanremo 2018 presentato in gara in coppia con Ermal Meta, “Libero” e “Il senso di ogni cosa” sono le canzoni che Fabrizio Moro (qui la videointervista) interpreta con il supporto della band sul palco del Primo Maggio. Enrico Ruggeri (qui la videointervista) per il suo set esegue “Non sparate sul cantante” e “La fine del mondo”, dal nuovo album “La rivoluzione”. I riflettori si puntano poi su Giovanna Botteri, che legge la traduzione in italiano del brano "Where Have All the Flowers Gone?" di Pete Seeger, prima della performance de L'Orchestraccia con "Viva la follia" e "Bella ciao".

ore 23:20 - Benché ancora non siano stati comunicati i dati numerici di affluenza, è probabile che il Concerto del Primo Maggio 2022 di Roma possa stabilire un nuovo record di presenze. “Una piazza così piena come non l’avevo mai vista, i ragazzi che cantano, l’entusiasmo delle persone, questo concerto così riuscito mi fa pensare che la scelta che abbiamo fatto della ‘musica attuale’, anche contestata e controversa, alla fine sta pagando, dando la possibilità ai giovani di dare nuova linfa a un evento storico come il Concerto del Primo Maggio, che oggi è il concerto gratuito più grande in Europa. E io sono onorato di esserne l’organizzatore, da otto anni”: così Massimo Bonelli, numero uno di iCompany, la società organizzatrice del Concertone per conto dei sindacati, a circa un’ora dalla conclusione dell’evento.

23:05 - Mara Sattei al pubblico del Concertone fa ascoltare “Parentesi” e “Ciò che non dici”. Il centro del palco è poi di Gazzelle, che esegue in versione voce e chitarra elettrica “Non sei tu” dal suo album d’esordio “Superbattito” del 2017 e “Destri” dall’ultimo disco “Ok”. Sul palco sale poi Stefano Massini.

22:55 - Il set di Luca Barbarossa si apre con un omaggio a Gino Strada con l’esecuzione di una versione in italiano di “Il disertore” di Boris Vian e prosegue con la nuova canzone degli Extraliscio “È così” proposta insieme alla band di Mirco Mariani (qui la videointervista).

22:30 - Tocca poi a Rkomi (qui la videointervista) calcare il palco del Primo Maggio, dove il rapper e cantante esegue “Partire da te”, “Diecimilavoci” con Ariete e chiude con una versione live di “Insuperabile”, presentata in gara a Sanremo 2022. In seguito la scena va a Luchè e alle sue “Le pietre non volano”, "Password" e "Ghetto Memories". La parola va poi a Marco Paolini.

22:15 - Carmen Consoli e Ambra Angiolini presentano poi Tommaso Paradiso (qui la videointervista), che dopo un’introduzione di sassofono fa ascoltare “Felicità puttana” a un pubblico che in risposta canta a squarciagola. L’ex Thegiornalisti propone poi “Tutte le notti” e “Non avere paura”, il singolo che nel 2019 ha segnato l’esordio da solista del cantautore romano.

21:55 - Accompagnata da Marina Rei alla batteria e con la chitarra acustica al collo, è poi Carmen Consoli la protagonista sul palco del Concertone e apre la sua esibizione con “Per niente stanca”, prima di eseguire due brani tratti da “Mediamente isterica” del 1998 - “Bésame Giuda” con “Bésame mucho” e “Geisha” - e “Confusa e felice” dal suo secondo album.

21:35 - Con “Cambia un uomo” Marco Mengoni (qui la videointervista), con la band, debutta sul palco del Primo Maggio Roma con un set che include anche “Mi fiderò” e una versione solo voce e chitarra acustica di “Blowin` in the wind” di Bob Dylan. Prima di congedarsi, Mengoni riporta poi il pubblico a ballare con l’esecuzione di “Ma stasera”.

21:20 - “Sono tanti anni che dico di voler venire al Primo Maggio e mi dicono: ‘No, il Primo Maggio non è per te’”, dice Ornella Vanoni, ora protagonista sul palco del Concertone: “Ma siccome questo è il Primo Maggio ed è la Festa dei Lavoratori, sono venuta qui a cantare una canzone di Chico Buarque de Hollanda su una morte bianca”. La cantante milanese ha cantato “La costruzione”, versione con testo italiano di Sergio Bardotti di "Construção", prima di lasciare il pubblico al discorso di Francesca Barra e Claudio Santamaria. Segue poi la performance del cast del musical “Notre Dame de Paris” con Riccardo Cocciante.

ore 20:45 - La giovane cantautrice Ariete (qui la videointervista) esegue una versione solo voce e chitarra elettrica di “Pillole”, dal suo Ep d’esordio “Spazio”, prima di eseguire con il supporto di un tastierista e un coro di voci femminili il brano “L’ultima notte”. Dopo la performance della giovane Arianna Del Giaccio, è il turno del set di Coez, che sul palco del Primo Maggio abbraccia la piazza con i brani del suo ultimo album, “Come nelle canzoni” e “Occhi rossi”, prima di concludere con la sua hit “È sempre bello”.

ore 20:30 - Con “Gli anni” degli 883, Max Pezzali porta il pubblico indietro nel tempo e sul palco del Concerto del Primo Maggio 2022 Roma, supportato dalla band, presenta poi un altro classico da sing along, “Con un deca”. Sulle note di “Russians” di Sting, si apre successivamente il discorso del giornalista Riccardo Iacona contro i conflitti armati.

ore 20:00 - La seconda parte del Concertone 2022, dopo la pausa per lasciare la linea al telegiornale, prende il via con La Rappresentante di Lista, che sul palco di piazza San Giovanni apre il set con il singolo presentato in gara a Sanremo 2021 “Amare”, per poi suonare “V.G.G.G.”, “Alieno” e la hit con cui la band è tornata al Festival quest’anno “Ciao ciao”.

ore 19:40 - Gli accessi a piazza San Giovanni sono stati chiusi dalle autorità di pubblica sicurezza a causa della grande affluenza di pubblico. Secondo gli organizzatori quella del 2022 è l'edizione del Concertone più affollata dal 2015. Un dato numerico dei presenti al momento non è stato confermato.

ore 18:20 - Dopo l’esibizione del duo formato da Lil Kaneki (Alessio Aresu) e Drast (Marco De Cesaris), va in scena la performance di Venerus (qui la videointervista) che invita sul palco con lui Cyndou Dosso, della Lega dei braccianti africani, prima di suonare una cover di “Redemption song” di Bob Marley. Il palco è poi dei Coma_Cose che fanno cantare e ballare il pubblico con un medley composto da “Post concerto”, “Mancarsi”, “Zombie al Carrefour” e “Fiamme negli occhi”. Dopo Fausto Lama e California, è il momento dei Le Vibrazioni (qui la videointervista) che incendiano la scena con il loro classico “Vieni da me” e il brano “Su un altro pianeta”. Francesco Sarcina e soci lasciano poi i riflettori a Valerio Lundini e i Vazzanikki, che propongono - come spiegato dal comico romano - "una canzone sulla guerra, ovviamente contro, che è nata perché abbiamo capito che l'unica arma contro la guerra è la musica", intitolata "La guerra è brutta" e inframmezzata da un siparietto con un collegamento telefonico fittizio con "il presidente della federazione russa Vladimir Putin".

ore 17:50 - Anche Bresh porta la sua musica al Concertone e al pubblico propone “Andrea” e “Svuotatasche”, prima di lasciare la scena alla giovane attivista per il clima Federica Gasbarro. Arriva così anche il momento di Rancore di esibirsi sul palco, dove esegue “Freccia” e “Questa cosa che io ho scritto mi piace”, e degli Psicologi (qui la videointervista) con “Spensieratezza” e “Sui muri”. Bugo entra ora in scena per presentare The Willchair (scopri tutto qui), il mezzo attraverso il quale per la prima volta al Concertone di Piazza San Giovanni in Laterano si parla di Sclerosi Multipla grazie a un’iniziativa realizzata da Novartis Italia in collaborazione con AISM, che nasce con l’idea di dare slancio e motivazione a chi vive oggi con la Sclerosi Multipla, soprattutto ai giovani, mostrando come si può convivere con la malattia senza rinunciare ai propri progetti e sogni. Un'iniziativa di cui Rockol è orgogliosa di essere media partner.

ore 17:30 - Dopo Barbascura X, Ambra invita sul palco Deddy e Caffellatte (qui la videointervista) che insieme eseguono dal vivo il loro singolo “Non mi fa dormire”. Tocca poi a Mecna a intrattenere il pubblico di piazza San Giovanni con un medley, composto da “31/07”, “31/08” “31/09”, e i brani “Si baciano tutti e “La più bella” - facendo sapere che Coco non è riuscito a raggiungerlo a Roma.

ore 17:15 - La maratona musicale prosegue quindi con Mr. Rain (qui la videointervista), che sul palco di piazza San Giovanni esegue le sue “Fiori di Chernobyl” e “Crisalidi”. Torna poi in scena Bugo il quale, raggiunto da Ambra Angiolini, presenta la performance di Fasma (qui la videointervista) con “Ma non erano te” e il pezzo inedito “Bimbi sperduti”, che precede il momento di Barbascura e del suo discorso rivolto agli studenti e alle donne.

ore 16:45 - Ambra Angiolini presenta ora Hu (qui la videointervista) che, vista al Festival di Sanremo 2022 in coppia insieme a Highsnob con “Abbi cura di te”, sul palco del Concertone di Roma presenta dal vivo “Avec moi”. Ambra torna in scena con Fasma e insieme i due chiamano a suonare i rovere (qui la videointervista), che eseguono “La libertà”. È poi il turno di VV (qui la videointervista), che al Concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni canta “Antidoto”, e di Angelina Mango (qui la videointervista) con "Walkman".

ore 16:30 - Chiusa la parentesi del contest 1MNEXT, BigMama sale sul palco per lanciare un messaggio sull’autostima e sul credere in se stessi, e Ambra Angiolini introduce poi la performance dei Ramona Flower. Il quintetto inglese propone al pubblico di piazza San Giovanni il nuovo singolo “California” e all’esibizione del gruppo fa poi seguito la performance di Mobrici con “Un bacio”. Ambra torna quindi in scena con Fasma per presentare il set di BigMama (qui la videointervista), che esegue “Poker”, e invitare a esibirsi poi Claver Gold con "Il tango dei pareri".

ore 16:15 - “Quando ero giovane, per me suonare qui era un sogno”, dice poi Bugo tornando al centro della scena per introdurre i vincitori di 1MNEXT, il contest del Concerto del Primo Maggio Roma, tra cui verrà poi decretato il vincitore assoluto. La prima artista a salire sul palco è Giorgieness, che canta il suo brano “Mostri”. La seconda vincitrice di 1MNEXT a esibirsi è Mira con “Morire con te”, che lascia poi il palco all’ultima cantautrice del contest, Mille con “Sì, signorina”. Al termine dell'esibizione entra in scena Massimo Bonelli, direttore artistico del Concerto e numero uno di iCompany, che incorona Mille come vincitrice dell'edizione di quest'anno di 1MNEXT.

ore 16:00 - Suonando una chitarra acustica e intonando un divertito “io mi rompo i coglioni”, Bugo fa il suo ingresso in scena: “Non è vero che mi rompo i coglioni. E poi non sono neanche qui a cantare oggi, perché mi hanno invitato a fare il conduttore. Quindi farò del mio meglio per lanciare messaggi positivi”, dice il cantautore lombardo. Bugo (qui la videointervista) annuncia quindi il vincitore del concorso di Anas, Gero Riggio, invitato poi sul palco a suonare la sua “Luci rosse e luci blu”. È poi il turno di Sinkro (qui la videointervista) ad animare il Concertone con la sua “Nostalgia di domani”.

ore 15:45 - “In questo viaggio bellissimo, che è già iniziato, vicino a me ci saranno tanti artisti, ai quali abbiamo chiesto di esprimere il loro pensieri”, dice Ambra tornando sul palco dopo l'esecuzione dei Go_A, prima di lasciare la parola a Rancore. “Io forse sono qui proprio per esorcizzare il rancore: ecco che vi chiedo, a voi in piazza, di fare più casino. È bellissimo come la musica possa unire mondi diversi”, dice il rapper romano, che interpreta poi “La ninna nanna de la guerra” di Trilussa. Successivamente fanno il loro ingresso in scena la Bandabardò & Cisco (qui la videointervista), che al pubblico di piazza San Giovanni fanno ascoltare “Patagonia” e "Manifesto". "Per il nostro fratello Erriquez, gli ostinati e i contrari", dicono i musicisti ricordando Enrico "Erriquez" Greppi, scomparso a febbraio dello scorso anno, prima di chiudere il set con "Cento passi".

ore 15:30 - “La musica è il linguaggio che ci unisce da sempre”: si apre con questo messaggio il Concertone, che prende ufficialmente il via con l’esibizioni della band ucraina dei Go_A. La formazione di Kiev, sul palco di piazza San Giovanni, rilegge “Imagine” di John Lennon. (La cantante del gruppo Kateryna Pavlenko (qui la videointervista), aveva proposto una cover del classico dell’ex Beatle in duetto con Gaia alla prima del derby d'Italia Juventus-Inter allo Stadio Olimpico di Torino). Al termine della prima performance in scaletta, le urla e gli applausi che si levano dal pubblico in piazza accolgono quindi l’ingresso di Ambra Angiolini. “La piazza è tornata a vivere, grazie a voi. Dopo due anni di piazza vuota siamo qui a ricordare che la libertà e il lavoro sono diritti di ogni essere umano e non possono prescindere dalla parola rispetto”, dice Ambra, prima di lanciare un messaggio di pace presentando lo slogan dell’edizione di quest’anno della maratona musicale, “Al lavoro, per la pace”. I Go_A rimangono in scena e dopo il discorso rivolto ai lavoratori di Ambra Angiolini propongono dal vivo il loro singolo "Šum" (in ucraino "Шум"), il brano con cui si sono presentati in gara lo scorso anno all'Eurovision Song Contest.

ore 14.45 - E’ tutto pronto, in piazza San Giovanni a Roma, per l’edizione 2022 del Concerto del Primo Maggio: la manifestazione musicale patrocinata dai sindacati CGIL, CISL e UIL (prodotta da iCompany) è tornata nella location storica di piazza San Giovanni, nel centro della Capitale, dopo due anni in versione “ridotta” a causa della pandemia da Covid-19. Ambra, che nei giorni scorsi era stata costretta all’isolamento dopo essere stata trovata positiva al SarS-Cov-2, è risultata nelle ultime ore negativa, quindi pronta a condurre la maratona musicale per il quinto anno consecutivo. Per la prima tranche del Concertone sarà coinvolto nel ruolo di presentatore anche Bugo, annunciato ufficialmente nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri